Negli ultimi anni, la Danimarca è diventata un punto di riferimento in Europa per le politiche sull'immigrazione, adottando un approccio più severo. La premier Mette Frederiksen ha recentemente dichiarato al Parlamento europeo che le politiche danesi, molto apprezzate dai cittadini, stanno ottenendo sempre più sostegno anche tra i politici europei.
Dopo la crisi migratoria del 2015-2016, la Danimarca ha introdotto diverse misure restrittive, sfruttando la possibilità di non aderire al sistema comune europeo d'asilo. Nel 2019, è stata approvata una legge che ha reso la protezione temporanea la norma per i richiedenti asilo, rendendo più difficile ottenere la residenza permanente e limitando la durata della protezione per permettere controlli più frequenti.
Con il Nuovo Patto su Migrazione e Asilo adottato nel maggio 2024, la Danimarca ha avuto l'opportunità di promuovere ulteriormente le sue politiche. Ha pubblicato una lettera firmata da 15 Paesi, tra cui Italia, Grecia e Paesi Bassi, che sostengono l'idea di gestire le procedure di asilo fuori dall'Europa, prendendo come esempio l'accordo tra Roma e Tirana per i centri in Albania. Questa iniziativa ha influenzato il dibattito europeo, portando Ursula von der Leyen a sostenere la creazione di centri di espulsione fuori dall'UE.
Nonostante il crescente consenso, l'approccio danese solleva molte preoccupazioni. Céline Mias del Consiglio danese per i rifugiati ha affermato che "il modello danese è visto come un esempio, ma la sua efficacia è discutibile". L'idea di gestire l'asilo fuori dall'Europa spesso viola il principio di non-respingimento e causa sofferenze inutili.
Ciò che rende unico il caso danese è l'origine politica delle sue politiche migratorie: è il partito socialdemocratico a guidare questa stretta. Frederiksen combina un'agenda progressista su clima, società e diritti civili con una linea dura sull'immigrazione, una strategia che ha avuto successo elettorale.
La Danimarca quindi, sta cercando di bilanciare le esigenze di sicurezza e integrazione, ponendo domande fondamentali su come l'Europa possa gestire al meglio le sfide migratorie. Mentre il dibattito continua, è chiaro che le decisioni prese oggi avranno un impatto duraturo sul futuro del continente.
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31.07.2025 - Europe Direct
Danimarca, da pecora nera a modello per la politica migratoria Ue
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