Il più recente Eurobarometro, pubblicato lo scorso 29 novembre, ha rivelato il più elevato livello di fiducia nell'Unione europea mai raggiunto dal 2007 e il più forte sostegno mai espresso per l'euro. L'indagine mostra inoltre che oggi gli europei guardano con più ottimismo al futuro e che auspicano un'UE più forte e indipendente, soprattutto di fronte alle attuali sfide globali.
Secondo i risultati del sondaggio, a cui hanno partecipato più di 26.000 cittadini dei 27 Stati membri, il 51% degli europei tende a fidarsi dell'UE: è la percentuale più elevata dal 2007. La fiducia nell'UE è più marcata tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni (59%).
Quasi tre quarti degli intervistati (74%) affermano di sentirsi cittadini dell'UE. Anche per questa risposta si tratta del livello più elevato da oltre vent'anni. Inoltre, più di sei europei su dieci (61%) sono ottimisti sul futuro dell'UE. Allo stesso tempo, il 44% degli europei continua ad avere un'immagine positiva dell'UE, mentre il 38% ne ha un'immagine neutra e il 17% un'immagine negativa.
Gli europei vorrebbero un'UE più forte, indipendente e resiliente. Quasi sette intervistati su dieci (69%) concordano sul fatto che l'UE disponga di poteri e strumenti sufficienti per difendere gli interessi economici dell'Europa nell'economia globale. Analogamente, il 69% dei cittadini concorda sul fatto che l'Unione europea rappresenti un'isola di stabilità in un mondo tormentato.
Secondo gli europei, il principale ambito prioritario dell'azione dell'UE a medio termine dovrebbe essere quello della sicurezza e della difesa (33%), seguito dalla migrazione (29%), dall'economia (28%), dal clima e dall'ambiente (28%) e dalla sanità (27%). Allo stesso tempo, il 44 % di tutti i cittadini europei ritiene che nel breve termine la garanzia di pace e stabilità avrà il maggiore effetto positivo sulla loro vita, seguita dalla sicurezza dell'approvvigionamento alimentare, sanitario e industriale nell'UE e dalla gestione della migrazione (entrambe al 27%). Per quanto riguarda i settori specifici di intervento dell'UE nel settore "green", gli europei ritengono che l'UE debba dare la priorità alle energie rinnovabili (38%), seguite dagli investimenti nell'agricoltura sostenibile (31%), nelle infrastrutture energetiche (28%) e nelle tecnologie pulite (28%).
L'indagine Eurobarometro ha registrato il più elevato sostegno mai registrato per la nostra moneta comune, sia nell'UE nel suo complesso (74%) sia nella zona euro (81%). Per quanto riguarda la percezione della situazione dell'economia europea, il 48 % degli europei (percentuale in aumento di un punto dalla primavera del 2024) è ottimista e ritiene che la situazione sia buona, mentre il 43% (due punti in più) la giudica negativa. La percezione della situazione dell'economia europea è andata costantemente migliorando sin dall'autunno 2019. Quasi la metà degli intervistati (49 %) ritiene che la situazione economica europea rimarrà stabile nei prossimi 12 mesi.
Continua inoltre il sostegno alla risposta dell'UE alla guerra in Ucraina. Quasi nove europei su dieci (87%) concordano sul fatto che si debba fornire sostegno umanitario alle persone colpite dalla guerra. Il 71% condivide le sanzioni economiche nei confronti del governo, delle imprese e di singoli cittadini russi, e il 68% è favorevole alla fornitura di sostegno finanziario all'Ucraina. Sei europei UE su dieci approvano la concessione all'Ucraina dello status di paese candidato all'adesione all'UE e il 58% approva il finanziamento dell'UE per l'acquisto e la fornitura di attrezzature militari all'Ucraina.
La guerra in Ucraina continua a essere considerata la più importante questione a livello dell'UE (31%, seguita dall'immigrazione al 28% e dalla situazione internazionale al 22%), mentre il 76% degli europei concorda sul fatto che l'invasione russa dell'Ucraina rappresenti una minaccia per la sicurezza dell'UE.
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