Secondo ICity Rank 2024, la ricerca sulla digitalizzazione dei 108 comuni capoluogo, Cuneo è tra le città italiane “Altamente digitali”. Sono i risultati dell’indagine realizzata da FPA e presentata ieri, giovedì 28 novembre.
“Si tratta di un risultato importante, che testimonia l’efficacia del percorso di digitalizzazione intrapreso – spiega con soddisfazione l’assessore all’Innovazione del Comune di Cuneo, Andrea Girard -. Negli ultimi mesi le novità tecnologiche introdotte in città sono molteplici, dai totem luminosi in prossimità delle fermate dei pullman all’app per segnalare disservizi (Municipium n.d.r.), passando per i facilitatori digitali che aiutano i cittadini in difficoltà a utilizzare i servizi digitali, fornendo un supporto concreto”.
“Cuneo è sempre più digitalizzata – prosegue Girard -. Il percorso non è ancora completo, ma abbiamo fatto grandi passi avanti. La strada è tracciata e siamo pronti a percorrerla tenendo conto delle esigenze dell’oggi, ma anche, e soprattutto, di quelle del domani. Rivolgendo particolare attenzione agli strumenti che possono impattare positivamente sulla vita delle persone, come quelli citati poc’anzi”.
I dati di ICity Rank 2024 mostrano una crescita dei punteggi di Cuneo rispetto al 2023, quando la nostra città era stata collocata nella categoria intermedia “Digitali base”. Quest’anno il salto di categoria: la crescita più evidente è stata registrata nella dimensione “Città connesse”, dove il capoluogo della Granda sale di ben 7 punti (da 68/100 a 75/100). Significativa anche la sezione “Amministrazioni digitali”, dove il valore medio sale di 6 punti, da 59/100 a 65/100. Leggero calo nella categoria “Comuni aperti” (da 63/100 a 59/100), va specificato che, in questo caso, i dati presi in considerazione si riferiscono allo scorso anno.
Le tre dimensioni (studiate sulla base di 39 indicatori costruiti su circa 200 variabili) mostrano caratteristiche e dinamiche diverse: la dimensione “Amministrazioni digitali” riguarda la digitalizzazione dell’attività amministrativa, tra siti web, fruizione dei servizi on line e adozione delle piattaforme nazionali; quella “Città connesse” la trasformazione digitale dei servizi urbani tra sviluppo di reti di connessione, sistemi di sensori e device collegabili, strumenti per l’elaborazione dei flussi informativi e analisi dei dati; “Comuni aperti” analizza il livello di utilizzo dei social media, la diffusione di dati aperti e la fruibilità di app.
