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Source: European Council Newsroom

03.07.2024 - Europe Direct

Prima riunione ufficiale del Consiglio europeo post elezioni: principali risultati

Lo scorso 27 giugno si è tenuta la prima riunione ufficiale del Consiglio post elezioni, durante la quale i leader dell'UE hanno concordato designazioni e nomine per le massime cariche dell'UE e hanno adottato l'agenda strategica 2024-2029, un piano strategico che definisce gli orientamenti e gli obiettivi futuri dell'UE. In relazione a quest’ultima, il presidente Charles Michel ha affermato: “i valori democratici, i principi democratici. Sono la nostra fonte di ispirazione, la bussola che orienta tutti noi. È essenziale non rinunciarvi mai, ma sostenere questi principi e valori fondamentali.”

António Costa è stato eletto presidente del Consiglio europeo. I capi di Stato o di governo hanno proposto Ursula von der Leyen alla carica di presidente della Commissione per il prossimo ciclo istituzionale e Kaja Kallas alla carica di alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

All'ordine del giorno di questa riunione del Consiglio europeo figuravano molti altri punti estremamente importanti: sono state adottate conclusioni su Ucraina, Medio Oriente, sicurezza e difesa, competitività, migrazione, Mar Nero, Moldova, Georgia, minacce ibride, lotta contro l'antisemitismo, il razzismo e la xenofobia e una tabella di marcia sulle riforme interne.

Per quanto riguarda l’Ucraina, i leader dell'UE hanno condannato con forza la recente escalation delle ostilità da parte della Russia e, in particolare, l'intensificazione degli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili e critiche. Hanno inoltre ribadito il risoluto impegno dell'UE a continuare a fornire all'Ucraina e al suo popolo un sostegno politico, finanziario, umanitario e militare per tutto il tempo necessario e con l'intensità necessaria.

Il Consiglio europeo ha inoltre trattato degli ultimi sviluppi in Medio Oriente, esprimendo estrema preoccupazione per “il numero inaccettabile di vittime civili, in particolare bambini, nonché i livelli catastrofici di fame e il rischio imminente di carestia causati dall'ingresso insufficiente di aiuti a Gaza.” Il Consiglio ha ribadito la condanna nei confronti del terribile attacco lanciato da Hamas e ha accolto con favore la risoluzione delle Nazioni Unite, che delinea un accordo globale di cessate il fuoco. Inoltre è stata riaffermata l’urgente necessità di garantire un accesso pieno, rapido, sicuro e senza restrizioni degli aiuti umanitari a favore delle persone bisognose a Gaza.

La migrazione costituisce una sfida impegnativa per il Consiglio europeo, che ha tenuto una discussione strategica sull’argomento, valutando che in questo ciclo istituzionale sono stati realizzati progressi significativi attraverso l’adozione del patto sulla migrazione e l’asilo. Nel settore della migrazione sono state elaborate iniziative sempre più concrete in collaborazione con i paesi terzi, elemento necessario per lavorare con uno spirito di cooperazione al fine di affrontare questa sfida fondamentale.

Infine, parallelamente ai lavori sulle riforme interne, sono state prese alcune decisioni importanti in merito all'allargamento dell’Unione. In particolare, sono state definite le condizioni politiche ed economiche che i Paesi che aspirano ad entrare nell'UE devono necessariamente rispettare.

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