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Source: EC - Audiovisual Service

17.11.2023 - Europe Direct

Eu Nature Restoration Law: il Parlamento europeo ha siglato un accordo per ripristinare il 20% delle terre e dei mari europei.

Martedì 7 novembre 2023, in tarda serata, i negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla EU Nature Restoration Law.

Oltre l’80% degli habitat europei si trova in pessime condizioni. La Commissione europea, il 22 giugno 2022, ha proposto una Legge sulla Riparazione della Natura per contribuire alla ripresa a lungo termine della natura danneggiata nelle aree territoriali e marine dell’Europa; per raggiungere gli obiettivi climatici e della biodiversità europei e per rispettare gli impegni internazionali dell’UE. Secondo la Commissione la legge porterà significativi benefici economici. Questa legislazione risponde, inoltre, alle aspettative dei cittadini riguardanti la protezione e la riparazione della biodiversità, dei paesaggi e degli oceani.

La nuova legge, in accordo con gli Stati membri, fissa un obiettivo per l’Unione europea di ripristinare circa un 20% delle aree territoriali e marine dell’Europa entro il 2030 e tutti gli altri ecosistemi con bisogno di ripristino entro il 2050. Per raggiungere questi obiettivi, i Paesi europei devono ripristinare almeno un 30% dei tipi di habitat coperti dalla nuova legge che si trovano in cattive condizioni entro il 2030, aumentando fino a un 60% entro il 2040 e fino a un 90% entro il 2050.

Gli Stati membri dovranno adottare, attraverso un processo aperto, trasparente e inclusivo, piani di riparazione nazionale che illustrino come intendono raggiungere questi obiettivi. Coerentemente con la posizione del Parlamento, i Paesi europei dovranno dare priorità alle aree iscritte nel Nature 2000 sites, che è il più grande network di aree protette nel mondo, fino al 2030. I co-legislatori hanno anche concordato che una volta che un’area avrà raggiunto una buona condizione, i Paesi europei devono mirare a assicurare che essa non deteriori significativamente.

Per risanare invece i terreni utilizzati dal settore agricolo, i Paesi europei dovranno mettere in campo misure che devono mirare a raggiungere un trend positivo rispettando almeno due dei seguenti tre indicatori: l’indice di farfalle dei pascoli; la quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche molto diverse e lo stock di carbonio organico nei terreni agricoli minerali. Inoltre, ripristinare le torbiere prosciugate può essere una delle misure più redditizie per ridurre le emissioni del settore agricolo e aumentare la biodiversità. I Paesi europei devono anche invertire il declino delle popolazioni di impollinatori almeno entro il 2030 e aumentare queste misure tendenziali negli anni a venire.

Infine, sono state stabilite anche alcune norme che riguardano altri tipi di ecosistemi, tra cui le foreste e gli spazi verdi urbani, sempre da attuare entro il 2030.

L’accordo deve ancora essere adottato dal Parlamento e dal Consiglio europeo, dopo di che la nuova legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE e entrerà in vigore al ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Inoltre, dopo un anno dall’entrata in vigore di questa regolamentazione, la Commissione dovrà valutare se c’è la presenza di un divario tra i bisogni finanziari per la riparazione e la quantità di fondi disponibili dell’UE e trovare soluzioni per colmarlo.

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