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Source: pixabay-Buntysmam

13.04.2023 - Europe Direct

Nuova iniziativa dei cittadini europei: Salviamo le api e gli agricoltori!

In questi giorni la Commissione europea ha risposto in modo favorevole all’iniziativa dei cittadini per salvare le api e gli agricoltori, infatti ne sottolinea l’importanza poiché questi animali sono interconnessi ai cambiamenti climatici e alla perdita della biodiversità. Questa proposta è il riflesso della preoccupazione sulla sostenibilità ambientale e socioeconomica dell’agricoltura europea, per questo motivo i cittadini hanno presentato tre richieste alla Commissione. In primo luogo si parla dell’eliminazione dei pesticidi sintetici entro il 2035, poi del ripristino della biodiversità nel campo dell’agricoltura e infine del sostegno agli agricoltori nella transizione verso coltivazioni sostenibili.

Questa iniziativa ha avuto molto successo ed è segno di grande sostengo e consenso pubblico per intervenire in difesa degli impollinatori, ma anche della biodiversità e della sicurezza alimentare europea. Poiché al giorno d’oggi una specie di ape su tre sta scomparendo, la metà dei terreni dell’UE è a rischio di deficit di impollinazione. Di conseguenza l’alimentazione e la vita sul pianeta sono minacciate, così come l’esistenza degli impollinatori. Ecco spiegato il motivo per cui la Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio nel raggiungimento di un accordo in tempi brevi sulle proposte legislative che daranno il loro contributo a proteggere e ripristinare gli impollinatori europei.

La proposta di regolamentare l’uso sostenibile dei pesticidi è un percorso per diminuire il rischio e l’uso degli antiparassitari chimici nell’UE, infatti la Commissione ha proposto la loro riduzione del 50% entro il 2030 con la disposizione di obiettivi nazionali negli Stati membri. Mentre la proposta di normativa sul ripristino della natura contribuisce a combattere il declino delle popolazioni di impollinatori entro il 2030 e a riportare la natura nei terreni agricoli e nelle zone terrestri e marine dell’UE attraverso obiettivi specifici. Queste misure dovrebbero coprire il 20% delle zone entro il 2030 ed entro il 2050 tutti gli ecosistemi che devono essere ripristinati.

Ora la priorità è garantire che queste proposte vengano adottate e attuate in modo tempestivo, siccome ognuna di esse ha una grande importanza per quanto riguarda la presente iniziativa dei cittadini europei. 

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