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25.01.2021 - Europe Direct

BREXIT: what’s next?

Il 29 marzo 2017 il Regno Unito, a seguito del referendum del 23 giugno 2016, ha reso nota la propria volontà di recedere come Stato membro dell'Unione europea. Dopo un lungo lavoro tra i negoziatori durato quasi tre anni, il Consiglio europeo ha accolto, in data 30 gennaio 2020, la decisione circa la conclusione dell'accordo di recesso a nome dell'Unione europea, adottando inoltre una dichiarazione politica riguardante le future relazioni tra il Regno Unito e la Comunità europea.

A partire dalla mezzanotte del 31 gennaio 2020 il Regno Unito non è più uno Stato membro dell'Unione Europea: è considerato, dunque, a tutti gli effetti un Paese terzo.

L'accordo relativo agli scambi e la cooperazione tra le Parti è stato stabilito in data 24 dicembre 2020 ed è articolato rispettivamente su tre principi fondamentali.

Il primo sostanziale punto riguarda un accordo di libero scambio di carattere economico e sociale con il Regno Unito; in particolare, il seguente accordo prevede che si possano scambiare non soltanto merci e servizi, ma anche gli investimenti, gli Aiuti di Stato, la trasparenza fiscale, i trasporti via aerea e via terra, l'energia e la sostenibilità, la pesca, la protezione dei dati e il coordinamento riguardante la sicurezza sociale. Inoltre, sia l'UE sia il Regno Unito si sono impegnati ad assicurare un trattamento equo attraverso la salvaguardia di protezione in settori quali la tutela dell'ambiente, la lotta contro i cambiamenti climatici, la fissazione del prezzo del carbone, i diritti sociali e i diritti del lavoro, la trasparenza fiscale e gli Aiuti di Stato. Per quanto concerne i trasporti, l'accordo stabilisce un collegamento aereo, stradale, ferroviario e marittimo in modo sostenibile; invece, in termini di energia, il patto ha previsto un nuovo modello per gli scambi e l'interconnettività, in particolare per quanto riguarda la produzione di energia rinnovabile. Infine, in materia di coordinamento della sicurezza sociale, il patto si pone come obiettivo primario il conferimento di una serie di diritti dei cittadini membri dell'Unione europea e dei cittadini membri del Regno Unito; in particolare, questi cittadini e i loro familiari godono degli stessi diritti di cui disponevano prima che il Regno Unito uscisse dall'UE: possono continuare a vivere, studiare, lavorare e viaggiare liberamente tra il Regno Unito e l'Unione europea.

Il secondo importante principio riguarda un nuovo partenariato per la sicurezza dei cittadini; l'accordo prevede l'esigenza di una forte cooperazione e collaborazione tra le polizie e le autorità giudiziarie internazionali, aventi come obiettivo principale il perseguire penalmente il crimine e il terrorismo transfrontalieri.

Il terzo pilastro fondamentale su cui si articola il patto consiste in un accordo orizzontale in materia di governance. Per garantire al meglio la sicurezza alle imprese, ai consumatori e agli stessi cittadini, nell'accordo sono stati inseriti una serie di meccanismi vincolanti di applicazione delle norme e di risoluzione delle controversie. Stando all'accordo, dunque, le imprese nell'Unione europea e nel Regno Unito si trovano in una situazione paritaria in materia di concorrenza. Inoltre, un capitolo dedicato alla governance si pone come scopo quello di illustrare le possibili modalità attraverso le quali l'accordo viene portato avanti, oltre a stabilire un vero e proprio consiglio misto di partenariato avente come obiettivo il controllo e la verifica della giusta applicazione e della corretta interpretazione dell'accordo. 

Nonostante il nuovo accordo sugli scambi e la cooperazione, a partire dal 1° gennaio 2021 sono in vigore tra l'Unione europea e il Regno Unito sostanziali cambiamenti. In modo particolare, da tale data il Regno Unito è uscito dal mercato unico e dall'unione doganale, unitamente a tutte le politiche e agli accordi internazionali. Inoltre, avrà fine la libera circolazione di persone, merci, servizi e capitali tra le due parti. Entrambe daranno vita a due mercati distinti, e provvederanno alla creazione di due spazi autonomi in campo normativo e giuridico.

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