Sembra che l’accordo Brexit sia stato raggiunto: ora serve l’approvazione del Parlamento britannico e di quello europeo.
Approvazione che non è arrivata da parte di Westminster; obbligata quindi la richiesta della proroga da parte del Premier Johnson fino a febbraio 2020.
Il nuovo testo presentato dal Primo Ministro rimanda a quello di Theresa May dell’anno precedente, la sola modifica riguarda l’Irlanda del Nord e il futuro dei rapporti tra Ue e UK.
L’Irlanda del Nord dovrà infatti applicare i dazi e le regolamentazioni europee sul commercio dei beni, ma rimanere sempre nell’unione doganale del Regno Unito.
Rimangono invece inalterati gli altri punti del precedente accordo: l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue costerà 45 miliardi di euro; durante il periodo di transizione (fino al 31 dicembre 2020) rimarranno valide nel Regno Unito tutte le normative Ue; parimenti resteranno invariate le regole che si applicheranno ai cittadini Ue residenti in UK e ai cittadini britannici residenti in Ue una volta avvenuta Brexit.
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