Lunedì 7 ottobre è iniziata la Settimana europea delle regioni e delle città, il più grande evento annuale con sede a Bruxelles dedicato alla politica di coesione dell’UE.
L'evento, della durata di quattro giorni, riunisce un gruppo diversificato di parti interessate, dai politici alle imprese, dai cittadini ad esperti accademici, per discutere le sfide comuni per le regioni e le città d'Europa e per ripercorrere i numerosi risultati raggiunti circa la politica di coesione.
La politica di coesione dell'UE è la strategia dell'Unione europea volta a promuovere e sostenere lo sviluppo armonioso complessivo dei suoi Stati membri e delle sue regioni. Nello specifico, si tratta di una strategia attraverso cui l'Unione aiuta le regioni meno sviluppate a raggiungere la media dell'UE.
Tra le possibili misure di supporto troviamo il sostegno alla costruzione di collegamenti infrastrutturali critici e mancanti, come il ponte di Pelješac in Croazia e il ponte di Brăila in Romania, nonché il sostegno al settore della ricerca e dello sviluppo, ad esempio contribuendo all'acquisto di supercomputer e strutture robotiche.
Negli ultimi cinque anni la politica di coesione ha continuato a produrre risultati per i cittadini europei:
- ha sostenuto 2,7 milioni di imprese;
- ha ampliato le infrastrutture e le attrezzature per l'istruzione a beneficio di circa 18 milioni di bambini e giovani;
- ha sostenuto la creazione di 260 000 posti di lavoro in nuove imprese;
- ha provveduto alla salvaguardia di 13,5 milioni di persone grazie a misure di protezione dalle inondazioni;
- ha migliorato la prestazione energetica di 380 000 famiglie;
- ha migliorato la connessione a banda larga per 3,1 milioni di famiglie;
- ha sostenuto almeno 12,8 milioni di persone a partecipare all'istruzione e alla formazione.
Inoltre, durante l’attuale mandato, la politica di coesione ha aiutato tutte le regioni dell'UE ad affrontare gli effetti delle crisi senza precedenti che si sono verificate in questo periodo, dalla pandemia di COVID-19, all'afflusso di rifugiati ucraini a seguito della guerra di aggressione della Russia, e alla conseguente crisi energetica.
In conclusione, è possibile affermare che la politica di coesione ha svolto e continua a svolgere un ruolo cruciale come strumento di convergenza dell’Europa.
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