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Source: EC - Audiovisual Service

01.08.2023 - Europe Direct

Asilo e immigrazione in UE: i numeri del 2022

Da anni l’immigrazione rappresenta una priorità d’azione dell’Unione europea, che negli ultimi tempi ha adottato diverse misure per gestire i flussi e per migliorare il sistema di asilo, aumentando notevolmente i suoi finanziamenti per le politiche in materia di migrazione, asilo e integrazione. Nel bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027 sono riservati alla gestione delle migrazioni e delle frontiere 22,7 miliardi di euro, con un incremento di 12,7 miliardi rispetto al periodo 2014-2020.

Il 2015, infatti, ha rappresentato un punto di svolta per la politica migratoria dell’UE: a causa della guerra in Siria, l’arrivo di più di un milione di rifugiati e migranti ha evidenziato le carenze del sistema europeo di asilo, portando la Commissione a presentare, nel 2020, il Patto sulla migrazione e l'asilo, con l’obiettivo di creare una politica di asilo più equa ed efficiente.

Per capire meglio chi siano le persone sulle cui vite influiscono queste politiche, i richiedenti asilo sono persone che presentano una richiesta formale di asilo in un paese perché temono per la propria vita nel proprio paese d'origine. Nel 2022, le richieste di asilo nell'Ue sono state poco meno di 1 milione (965.665): siriani, afghani, venezuelani e turchi rappresentano la maggior parte dei richiedenti e il paese che ha ricevuto il maggior numero di nuove richieste di asilo è stata la Germania, rappresentando il 24,7% del totale dell'UE, seguita da Francia (15,6%), Spagna (13,2%) e Austria (12,1%). Sempre nel 2022, i paesi dell'UE hanno approvato complessivamente 384.245 domande di asilo, evidenziando un incremento del 40% rispetto all'anno precedente.

Le restrizioni dovute alla pandemia hanno comportato una forte diminuzione dei flussi migratori, ma nel 2021 i numeri hanno ricominciato a salire, per poi aumentare vertiginosamente con la guerra in Ucraina. Dall'inizio della guerra sono stati oltre 20 milioni gli attraversamenti in uscita dal Paese in guerra, e dal 4 marzo 2022 l’UE ha concesso la protezione temporanea agli ucraini, attivando una direttiva risalente al 2001 (e fino allo scorso anno mai applicata) applicabile a fronte di un afflusso massiccio di sfollati provenienti da paesi extracomunitari.

In futuro, inoltre, l’UE sarà chiamata a confrontarsi con un nuovo tipo di migrazioni, quelle climatiche: il riscaldamento globale sta iniziando ad avere (e avrà sempre di più) impatti enormi sulla demografia di diversi paesi del mondo. È dunque urgente lavorare per l’implementazione di un sistema di asilo europeo efficiente e il più possibile uniforme tra i diversi Paesi membri, al fine di farsi trovare preparati di fronte alle sfide che nel prossimo futuro colpiranno l’ordine internazionale, nel rispetto di uno dei valori fondanti dell’Unione europea: la solidarietà.

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