Il 28 settembre 2020 la Procura europea, istituita nel 2017 in seguito alla richiesta di alcuni Stati membri e situata in Lussemburgo, ha ufficialmente iniziato la propria attività. Lo scopo dei componenti, provenienti da 22 Stati tra cui l’Italia, è di curare le indagini e perseguire i reati commessi dalla criminalità finanziaria transfrontaliera ai danni dell’UE.
Nella direttiva UE 2017/1371 è stata data una definizione alla nozione di “frode e lesione degli interessi finanziari dell’UE”, tra cui compaiono:
· le condotte fraudolente ai danni del bilancio dell’UE, comprese le operazioni finanziarie come assunzioni o erogazioni di prestiti;
· I reati gravi contro il sistema comune dell’IVA il cui danno complessivo sia almeno pari a 10 milioni di Euro;
· Le condotte di appropriazione indebita di funzionari pubblici, di corruzione attiva e passiva;
· Le condotte di riciclaggio.
La Procura europea è strutturata su due livelli:
1) Livello strategico: composto dal procuratore capo e da un collegio di procuratori deputati a definire gli obiettivi strategici.
2) Livello di carattere operativo: composto dai procuratori delegati, decentrati nei singoli Stati membri, e da camere permanenti con funzione di monitoraggio, indirizzo delle indagini e adozione di decisioni operative.
I procuratori delegati sono decentrati nei singoli stati membri e hanno un mandato di sei anni, rinnovabile fino a un massimo di tre. Vengono scelti nell’organico delle magistrature nazionali tra i maggiori esperti.
Al momento hanno aderito alla cooperazione 22 Stati membri, ma in futuro ci sarà la possibilità di estenderla anche ad altri.
Per maggiori informazioni: https://www.altalex.com/documents/news/2020/10/06/procura-europea-operativa