Programmi territoriali di area vasta
“S.I.S.Te.M.A. e Progetti di Territorio”
La programmazione strategica promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in questi anni attraverso i programmi S.I.S.Te.M.A. (Cuneo), Porti & Stazioni (Savona) e Progetti di Territorio (Cuneo-Savona) ha prodotto effetti altamente positivi sulle prassi di governo del territorio, tanto nel cuneese quanto nel savonese.
In tempi difficili, di profonda crisi dell’apparato produttivo, la risposta fondata su rafforzate e motivate partnership territoriali che valorizzino le risorse locali in stretto contatto con i livelli di governo regionale e nazionale, appare come l’unica prospettiva di politica pubblica a lungo periodo.
Per questo il partenariato territoriale avviato da Cuneo e Savona che ha incluso progressivamente un sistema di area vasta che va dall’arco ligure (Savona, Valli Bormide e Provincia di Imperia) alla provincia cuneese (Cuneo, Fossano e Mondovì) alla cintura torinese (Carmagnola) rappresenta un patrimonio prezioso nel processo di costruzione del piano strategico ligure-piemontese.
L’intensa attività di programmazione condivisa in S.I.S.Te.M.A. tra la coppia territoriale Cuneo-Savona e successivamente confluita nel più maturo ed articolato Progetto di Territorio Cuneo-Savona-Imperia hanno permesso di:
- individuare gli obiettivi strategici del quadrante sud-occidentale del Piemonte, in connessione con il territorio trasfrontaliero di Nizza, l’arco ligure e il sistema dei corridoi europei che innervano il territorio ligure piemontese (Corridoio 5, 24 e Autostrade del mare);
- attuare una lettura approfondita dei contesti territoriali, sia sotto il profilo della caratterizzazione economico-produttiva, che della dotazione infrastrutturale e logistica;
- individuare le grandi potenzialità di integrazione tra la portualità savonese e l’infrastrutturazione del cuneese come retro porto, attraverso la costruzione del “Sistema Portuale Integrato ligure piemontese – SPILP” basato prioritariamente su un assetto logistico retroportuale costruito “su misura” sulle specificità del sistema produttivo locale, legato al settore agricolo e agroalimentare;
- definire strategie per lo sviluppo comune dell’area ligure piemontese, organizzando il quadro infrastrutturale esistente e programmato attorno ad una logica attuativa nuova, organizzata su una prospettiva di corto – medio periodo che tenga conto dell’attuale limitatezza di risorse disponibili e una di lungo periodo.
In questo senso il “Progetto di Territorio” ha riordinato i 45 interventi infrastrutturali ritenuti necessari, li ha resi coerenti con la logica strategica complessiva, gerarchizzandoli in interventi cardine e complementari: i primi sono quelli che garantiscono l’aggancio dei territori alle reti europee, i secondi quelli che contribuiscono alla riorganizzazione razionale del territorio integrato: direttrici ferroviarie, accessibilità portuale e aeroportuale, piattaforme di servizi e logistica integrata.
Parallelamente alla costruzione del quadro programmatico di area vasta, Cuneo e Fossano (nell’ambito dei rispettivi P.T.I.) hanno posto in essere significative azioni di livello locale per l’attuazione di alcune porzioni dello S.P.I.L.P., con particolare riferimento a quelle che agiscono sui nodi del sistema logistico: il Polo Agroalimentare dei servizi per lo sviluppo - P.A.S.S. a Cuneo e il nodo intermodale di Fossano a Madonna dei Campi.
Il P.A.S.S., costituisce il “progetto strategico locale” attorno al quale l’amministrazione cuneese sta concentrando tutti i suoi sforzi attuativi con l’obiettivo di realizzare un polo di servizi e logistica integrata a supporto dei sistemi produttivi del comparto agroindustriale ed agricolo cuneese e delle esigenze retro portuali richieste dal Porto di Savona.
L’ampio partenariato pubblico-privato che sostiene il progetto ha già operato congiuntamente nell’ambito di un gruppo di lavoro dedicato alla sua progettazione e al rilancio dell’esistente Mercato agroalimentare (M.I.A.C.) e ha manifestato l’intenzione - a breve termine - di costituire un soggetto giuridico di scopo che ne gestisca l’attuazione e il finanziamento.
Il percorso di finalizzazione attuativa dei contenuti del “Progetto di Territorio” prevede ora la definizione di accordi precisi tra le istituzioni pubbliche coinvolte e i soggetti economici interessati tramite la sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro che delinei gli impegni tra le parti e strutturi l’ipotesi di un A.P.Q. Stato-Regione o interregionale.
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