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6.1 Entro il 2030, conseguire l'accesso universale ed equo all'acqua potabile sicura e alla portata di tutti

Logo ACDA spa

L’A.C.D.A. - l’azienda cuneese dell’acqua s.p.a. gestisce la rete d’acquedotto, gli impianti di depurazione e la rete fognaria di 103 comuni, compresa la Città di Cuneo.

Le sorgenti e l’acquedotto
In totale le sorgenti presenti sul territorio gestito da ACDA sono circa 950, a cui si aggiungono circa 900 vasche e serbatoi. Le sorgenti più importanti sono quelle delle “Grotte del Bandito”, del “Bousset”, delle “Strette di Andonno” che si trovano in valle Gesso ed alimentano i Comuni di Cuneo, Borgo S. Dalmazzo, Boves, Castelletto Stura, Centallo e prossimamente anche i Comuni di Vignolo, Cervasca, Bernezzo, Caraglio, Busca, Villar S. Costanzo. In Valle Tanaro sono rilevanti le sorgenti di Garessio, Ormea e Ceva. La rete complessiva dell’acquedotto è di 5.575 km (comprensiva degli allacciamenti privati).

Gli impianti di depurazione
ACDA gestisce un impianto di depurazione delle acque consortile per 185.000 abitanti equivalenti a Cuneo, dove convergono le acque reflue di 16 Comuni, un impianto consortile a Garessio dove convergono 3 Comuni, mentre depuratori di più piccole dimensioni sono sparsi nel territorio a servizio dei singoli Comuni in cui ACDA gestisce il servizio, tra cui i principali sono ubicati nei Comuni di Beinette, Busca, Caraglio, Caramagna, Centallo, Ceva, Chiusa Pesio, Dronero, Entracque, Envie, Paesana, Peveragno, Tarantasca. In totale nel territorio gestito sono presenti 319 impianti per la depurazione. Inoltre sono in funzione 51 stazioni per il sollevamento dell’acqua.

Rete fognaria
La rete fognaria si estende per 1.414,42 km.

Casetta dell'acqua

CASETTE dell’ACQUA
Dal 2012 sono attive in varie parti della città 6 “casette dell’acqua” pubbliche realizzate dalla ditta Pier H2O – azienda cuneese specializzata nel trattamento dell’acqua ad uso alimentare - a seguito di un bando predisposto dall’Amministrazione comunale per la concessione del servizio. La scelta di promuovere la realizzazione di erogatori pubblici di acqua, refrigerata, in forma liscia e gassata è un modo per valorizzare la buona acqua potabile in arrivo dall’acquedotto pubblico e per ridurre i rifiuti in plastica, generati anche dall’acquisto di bottiglie. Mediante l’uso delle casette dell’acqua previste sul Comune di Cuneo e alla conseguente riduzione dell’uso delle bottiglie in plastica – sulla base del consumo medio di acqua in bottiglie di plastica calcolato su base nazionale - i cuneesi possono contribuire ad un risparmio annuo di circa 580 tonnellate di anidride carbonica, evitando lo spreco di quasi 4 milioni e mezzo di litri d’acqua che servirebbero per il ciclo di produzione del PET (sigla che indica il polietilene tereftalato o polietilentereftalato con cui si fanno le bottiglie).

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6.2 Entro il 2030, raggiungere un adeguato ed equo accesso ai servizi igienico-sanitari e di igiene per tutti ed eliminare la defecazione all'aperto, con particolare attenzione ai bisogni delle donne e delle ragazze e di coloro che si trovano in situazioni vulnerabili

La città è dotata di 5 postazioni di Servizi Igienici Autopulenti: la gestione dei servizi igienici autopulenti cittadini prevede annualmente numerosi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (tinteggiature, impermeabilizzazioni, modifica porte di chiusura, ecc.), per la riparazione dei danni causati dai numerosi atti vandalici.

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6.3 Entro il 2030, migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e aumentare sostanzialmente il riciclaggio e il riutilizzo sicuro a livello globale

Il Comune è dotato di un ufficio “Ambiente e Politiche energetiche” che tra le varie tematiche ambientali si occupa di inquinamento del suolo e delle acque, bonifiche di vario genere e ciclo dei rifiuti e ciclo dell'acqua. L’ufficio Ambiente rilascia pareri e autorizzazioni inerenti lo scarico di acque reflue domestiche in collettori diversi dalla fognatura (fosse imhoff, pozzi perdenti…), terre e rocce da scavo e i piani di smaltimento delle acque meteoriche.

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6.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente l'efficienza idrica da utilizzare in tutti i settori e assicurare prelievi e fornitura di acqua dolce per affrontare la scarsità d'acqua e ridurre in modo sostanziale il numero delle persone che soffrono di scarsità d'acqua

L’A.C.D.A. - l’azienda cuneese dell’acqua s.p.a. effettua costantemente:

  • Controllo puntuale della qualità dell'acqua potabile erogata ai cittadini, per distribuire una risorsa di sicura ed elevata qualità, priva di contaminanti chimici e biologici.
  • Investimenti continui per il miglioramento dell'efficienza delle infrastrutture di raccolta e depurazione delle acque reflue.
  • Attività di ricerca delle perdite idriche lungo la rete di acquedotto, per una costante riduzione della dispersione della risorsa idrica, e lungo la rete fognaria al fine di mitigare il rischio di possibili sversamenti di sostanze pericolose.

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6.5 Entro il 2030, attuare la gestione integrata delle risorse idriche a tutti i livelli, anche attraverso la cooperazione transfrontaliera a seconda dei casi

Gestione integrata dell’acqua pubblica
In Piemonte la gestione del servizio idrico integrato è strutturata in 6 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), all’interno di ognuno dei quali la gestione è affidata a più gestori. Per quanto riguarda la provincia di Cuneo, l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n. 4 ‘Cuneese’ (A.ATO/4) è il soggetto istituzionale al quale la legge nazionale e regionale conferiscono le funzioni di governo, organizzazione e regolazione del Servizio Idrico Integrato ovvero l’insieme dei servizi facenti capo al ciclo idrico integrato. Sotto il profilo infrastrutturale, il Servizio Idrico Integrato di ATO/4 dispone di quasi 10.000 km di rete d'acquedotto alimentata da oltre 1.000 opere di captazione, di quasi 150.000 mc di serbatoi di compenso, di oltre 3.000 km di reti fognarie e di quasi 800 impianti di depurazione (tra piccoli - fosse "Imhoff" in numero di oltre 600 - medi e grandi: Cuneo, Alba, Fossano, Savigliano, Bra, Mondovì, Saluzzo ecc.). Attualmente L’.A.T.O. n.4 è affidata a due diversi gestori: l’ A.C.D.A. s.p.a e il Gruppo EGEA.

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6.6 Entro il 2020, proteggere e ripristinare gli ecosistemi legati all'acqua, tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi, falde acquifere e laghi

Logo Parco fluviale Gesso e Stura

PARCO FLUVIALE GESSO E STURA
Nell’ambito delle molteplici attività del Parco, un’azione prioritaria è quella relativa alla tutela e valorizzazione degli ambiti fluviali naturali, in particolare della riserva naturale sulla quale vengono effettuati continui studi e lavori di tutela e salvaguardia. In merito agli ecosistemi legati all’acqua va evidenziato lo studio portato avanti, grazie ai ragazzi del Servizio Civile Nazionale, volto a monitorare nel lungo periodo la qualità e la quantità delle acque delle risorgive e delle aree umide del Parco. Si rimanda alla trattazione degli interventi attinenti anche questo S.D.G. nei target: 11.5 sotto la voce “Riduzione dell’esposizione al rischio idraulico del territorio comunale” e 15.5.

Il Parco fluviale Gesso e Stura coordina la redazione del Piano naturalistico del Parco, ai sensi dell’art. 27 della L.R. n. 19/2009, nell’ambito del dell’Operazione 7.1.2 “Stesura ed aggiornamento dei Piani naturalistici” del Programma di Sviluppo Rurale (P.S.R. 2014-2020) della Regione Piemonte.

Il Parco fluviale Gesso e Stura aderisce alla Giornata Mondiale dell'Acqua, la ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell’Agenda 21. Come ogni anno si celebra il 22 marzo e vuole sensibilizzare la popolazione e calamitare l’attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua, con un occhio di riguardo all’accesso all’acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Il Parco fluviale, per cui l’acqua e i suoi habitat sono elemento fondante, è presente con uno stand informativo in occasione dell’iniziativa organizzata dall’ACDA, l’Azienda cuneese dell’acqua, che prevede una serie di attività rigorosamente dedicate all’acqua, e a cui sono invitati a partecipare scuole e cittadini.

Logo CIRF

Adesione del PARCO FLUVIALE GESSO E STURA al C.I.R.F. (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale), a Federparchi e al portale Park.it per condividere con le aree protette italiane una rete di informazioni, conoscenze ed esperienze:

C.I.R.F. - Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale: associazione culturale tecnico-scientifica senza fini di lucro fondata nel luglio 1999 da un gruppo di tecnici di diversa estrazione disciplinare e professionale per favorire la diffusione della cultura della riqualificazione fluviale. Tra i vari obbiettivi il centro sviluppa azioni di stimolo e coinvolgimento dei soggetti interessati alla gestione dei corsi d'acqua in Italia, promuove e coordina progetti-interventi a carattere innovativo nell’ambito della riqualificazione fluviale dei corsi d'acqua.

Associazione Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali (Federparchi – Europarc) che associa 600 organismi di gestione di parchi nazionali, regionali, aree marine protette e riserve naturali regionali e statali.

L’impegno del Parco Fluviale per la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici e, più in generale, sulla tutela ambientale è stata presentato a ottobre 2018 a Bologna nell’ambito del IV Convegno italiano sulla riqualificazione fluviale promosso dal CIRF – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale. In quell’occasione sono state illustrate le modalità d’azione di impronta partecipativa che da sempre costituiscono il modus operandi del Parco, l’attenzione alla tutela della biodiversità e l’impegno per l’educazione ambientale rivolta ai diversi pubblici. L’esperienza del Parco fluviale Gesso e Stura è stata selezionata dal C.I.R.F. in quanto ritenuta tra le più significative esperienze realizzate in relazione al miglioramento dello stato ecologico dei corsi d’acqua e più in generale alla sostenibilità della pianificazione e gestione di bacino.

PARCO FLUVIALE GESSO E STURA - Corso di formazione per insegnanti al Parco fluviale Gesso e Stura
Il Parco fluviale Gesso e Stura organizza ogni anno un corso di formazione e aggiornamento “Il Parco da scoprire: educazione ambientale tra Gesso e Stura”, approvato dall’Ufficio Scolastico Regionale e rivolto nello specifico al personale docente di tutti i livelli scolastici, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di II grado. Nel 2018 sul tema specifico si è svolto un modulo formativo dal titolo “Ecosistemi tra acqua e aria: la biodiversità nelle zone umide”, a cura del naturalista Dario Olivero, presso IL Centro di educazione ambientale “Casa del Fiume” e la riserva “La Madonnina” a Sant’Albano Stura.

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6.a Entro il 2030, ampliare la cooperazione internazionale e la creazione di capacità di supporto a sostegno dei Paesi in via di sviluppo in materia di acqua e servizi igienico-sanitari legati, tra cui i sistemi di raccolta dell'acqua, la desalinizzazione, l'efficienza idrica, il trattamento delle acque reflue, le tecnologie per il riciclo e il riutilizzo

Non sono state rilevate iniziative specifiche relative al Target 6.a

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6.b Sostenere e rafforzare la partecipazione delle comunità locali nel miglioramento della gestione idrica e fognaria

Non sono state rilevate iniziative specifiche relative al Target 6.b

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