Temporario di lavoro
Ottobre 2006 - Marzo 2007
Il progetto, finanziato sull'asse E del fondo sociale europeo, ha coinvolto 16 dipendenti comunali che hanno seguito un percorso di formazione sui temi di pari opportunità.
I 16 dipendenti sono stati selezionati secondo un questionario di autocandidatura e scelti in base a criteri di rappresentaza di ogni settore.
In sintesi, il progetto era volto a:
- diffondere e sostenere la consapevolezza dei benefici derivanti dall'applicazione dei principi di pari opportunità all'interno dell'organizzazione del lavoro
- promuovere la sensibilizzazione sulla condivisione delle responsabilità familiari, al fine di consentire in misura paritaria a donne e uomini di dedicarsi liberamente anche ad attività professionali esterne all'ambito familiare;
- contrastare i meccanismi di segregazione verticale e orizzontale e promuovere nuove politiche dei tempi attraverso il miglioramento della condizione di lavoro e la conciliazione dei tempi;
- facilitare i processi di costruzione di una nuova cultura del lavoro tesa a integrare in donne e uomini le rispettive componenti, nell’ottica di promuovere e valorizzare le differenze di genere come risorse personali e organizzative;
- contribuire allo sviluppo per donne e uomini di soluzioni innovative in direzione di un maggior equilibrio tra vita privata, vita lavorativa e carriera professionale, nell’ipotesi che alla conciliazione tra professione e privato corrisponda una possibilità non solo di miglioramento delle condizioni di lavoro, ma anche di maggiore impegno e quindi maggiore crescita delle capacità professionali.
I risultati del progetto
Il progetto “Temporario di lavoro” ha scelto la prospettiva di genere sia come metodo di lavoro che come obiettivo da perseguire, buona prassi da applicare nell’organizzazione e nella gestione del personale dell’ente pubblico.
Partendo da questa impostazione, il progetto ha individuato modalità e strumenti di introduzione e sperimentazione di formule organizzative di conciliazione e, insieme, di valorizzazione di tutti i soggetti, rimuovendo quelle forme di discriminazione legate alla gestione dei tempi di vita, di lavoro e di carriera, che perlopiù ricadono sulle donne che hanno maggiormente in carico le responsabilità dell’area privata e familiare.
Lo studio di formule organizzative di flessibilità è stato un elemento fortemente innovativo del progetto, poiché ha permesso il superamento dello stereotipo secondo cui la flessibilità è un elemento di debolezza perchè automaticamente collegata ad una scarsa presenza sul luogo di lavoro.
E' da sottolineare in modo particolare l'impegno degli uomini che hanno partecipato al progetto, tutti con un forte interesse verso i temi della conciliazione.
A livello più generale, anche se il loro numero limitato non consente di considerare significativo a livello statistico il loro comportamento, è possibile leggere anche l’attenzione maschile nei confronti della condivisione delle responsabilità familiari come atteggiamento realmente in crescita e come elemento particolarmente positivo e portatore di buoni auspici per la futura organizzazione del lavoro e della vita familiare in termini di equità e di qualità.
Il valore aggiunto del progetto “Temporario di lavoro” è da ricercare nelle due proposte nate durante il percorso di formazione del gruppo: la conciliazione dei tempi e la comunicazione interna all'ente.
Il “tempo”, se usato con coerenza e con flessibilità, diviene punto forte di qualità nell’organizzazione pubblica dai diversi punti di vista: del personale dipendente, che migliora il proprio rendimento professionale; della cittadinanza, che trova un servizio di qualità migliore e più rispondente alle sue esigenze di conciliazione; dell’amministrazione, che propone un’immagine positiva di ente che considera in uguale misura le esigenze dei diversi soggetti, rispondendo a tutti con servizi consoni e organizzati per essere erogati e fruiti nel modo migliore possibile.
Un risultato molto rilevante del progetto è stato la messa a punto delle modalità e dei contenuti per la costituzione a livello comunale del Comitato Pari Opportunità, pensato essenzialmente come soggetto atto a farsi garante di politiche e azioni a favore dell’uguaglianza e della parità.
Altro risultato, più legato alle esigenze di conciliazione e quindi perfettamente coerente con gli obiettivi progettuali, è stata la sottoscrizione di una convenzione tra l’Amministrazione comunale e una lavanderia di Cuneo per offrire un servizio agevolato nei confronti del personale dipendente. L’interesse di questa iniziativa è soprattutto da individuare nell’impegno che i/le partecipanti al progetto hanno saputo porre anche verso la ricerca di soluzioni semplici e concrete per i problemi quotidiani di gestione dei tempi.
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