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Source: EC Audiovisual Service

15.11.2024 - Europe Direct

Percorso di adesione all'UE: a che punto sono i Paesi candidati?

Ogni anno la Commissione adotta il “Pacchetto allargamento”, un insieme di documenti che illustrano la sua politica sull'allargamento dell'UE. Il nucleo di questo pacchetto è costituito da una comunicazione sull'allargamento, che fa il punto sugli sviluppi dell'ultimo anno. Essa esamina i progressi compiuti dai Paesi candidati e dai potenziali candidati, le sfide affrontate e le riforme ancora necessarie, offrendo anche delle proposte per il futuro. Oltre alla comunicazione principale, il pacchetto contiene le relazioni in cui i servizi della Commissione presentano la loro valutazione annuale dettagliata dello stato di avanzamento delle riforme in ciascun paese candidato e potenziale candidato nel corso dell'ultimo anno.

Il 30 ottobre 2024, la Commissione europea ha adottato la relazione sull’allargamento 2024, fornendo una valutazione dettagliata della situazione e dei progressi compiuti dai Balcani occidentali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia settentrionale, Serbia), dalla Turchia, dall'Ucraina, dalla Moldavia e dalla Georgia nei rispettivi percorsi di avvicinamento all'Unione europea, con particolare attenzione all'attuazione delle riforme fondamentali, nonché una chiara indicazione delle priorità di riforma future.

Il processo di allargamento ha acquisito nuovo slancio nel corso del 2023 e del 2024, con diversi Paesi che hanno compiuto progressi nei rispettivi percorsi di adesione all'UE. Tuttavia, i Paesi devono concentrarsi sull'accelerazione delle riforme strutturali per consentire una crescita sostenibile e compiere progressi nel soddisfare i criteri economici per l'adesione all'UE. Ciò comporta la garanzia di economie di mercato funzionanti e la dimostrazione di essere in grado di resistere alle pressioni competitive del mercato dell'UE. Inoltre, le loro politiche economiche dovrebbero allinearsi agli obiettivi di transizione verde e digitale.

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: "Il contesto geopolitico teso rende più che mai urgente completare la riunificazione del nostro continente, all'insegna degli stessi valori basati sulla democrazia e sullo Stato di diritto. Negli ultimi anni abbiamo già compiuto grandi passi avanti verso l'integrazione dei nuovi Stati membri. E l'allargamento rimarrà una priorità assoluta della nuova Commissione".

Il processo di allargamento è basato sul merito e dipende dai progressi compiuti da ciascuno dei partner. Essi devono attuare riforme irreversibili in tutti i settori del diritto comunitario, con particolare attenzione ai fondamenti del processo di allargamento. L'UE sostiene i Paesi dell'allargamento attraverso strumenti di finanziamento. Oltre al Piano economico e di investimenti, lo Strumento di riforma e crescita per i Balcani occidentali, del valore di 6 miliardi di euro, e lo Strumento di sostegno per l'Ucraina, del valore di 50 miliardi di euro, mirano ad anticipare alcuni dei benefici dell'accesso al mercato unico per questi Paesi prima della loro adesione all'UE. Analogamente, il recente Piano di crescita per la Moldavia, del valore di 1,8 miliardi di euro, sosterrà le riforme socio-economiche e stimolerà gli investimenti.

L'allargamento rappresenta un'opportunità storica sia per i paesi in via di adesione che per gli attuali Stati membri e per l'UE nel suo insieme. Un'Unione più grande e più forte presenta notevoli vantaggi socioeconomici, politici e di sicurezza.

Spetta ora al Consiglio esaminare le raccomandazioni odierne della Commissione e adottare decisioni sulle prossime tappe del processo di allargamento.

Per le conclusioni e raccomandazioni dettagliate sui singoli paesi, clicca qui.

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