Giovedì 11 gennaio è entrata in vigore la normativa UE sui dati, che definisce il diritto di accesso e di utilizzo dei dati generati nell’Unione in tutti i settori economici e renderà più semplice la loro condivisione, in particolare per quanto riguarda i dati industriali.
La legge sui dati garantirà l’equità nel mercato digitale chiarendo chi può creare valore da essi e a quali condizioni, stimolando un mercato dei dati innovativo e competitivo e fornendo maggiore chiarezza giuridica.
Negli ultimi anni, è molto cresciuto l’utilizzo dei dispositivi connessi ad internet all’interno del mercato UE. Questo ha generato un’enorme quantità di dati, che rappresentano un grande potenziale di competitività e di innovazione nell’Unione.
Le nuove norme permetteranno agli utenti di accedere ai dati creati da loro stessi e di condividerli con soggetti terzi. Gli organismi pubblici potranno accedere e usare i dati del settore privato per rispondere ad emergenze pubbliche come inondazioni e incendi boschivi, o in sede di attuazione di un mandato legale in cui i dati richiesti non sono immediatamente disponibili con altri mezzi.
La normativa sui dati tutela le aziende europee da clausole contrattuali inique presenti nei contratti di condivisione dei dati, permettendo quindi alle piccole e medie imprese di partecipare in modo più attivo al mercato dei dati.
La legge sui dati include misure di salvaguardia contro richieste illegali da parte di Stati terzi di accesso e trasferimento dei dati non personali nell’Unione, garantendo un ambiente più sicuro e affidabile per quanto riguarda il trattamento dei dati.
La normativa, entrata in vigore, diventerà applicabile tra venti mesi, l’11 settembre 2025.
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