Gli assedi della città di Cuneo
Fin dal momento della fondazione, gli abitanti di Cuneo hanno dovuto difendere il proprio borgo e hanno sopportato diversi assedi. La storia ne ricorda “tradizionalmente” sette, ma in realtà sono:
1347/1348: le truppe di Luchino Visconti, dopo tre mesi di durissimo assedio, si fanno padrone di Cuneo;
1515: gli Svizzeri intendono occupare la villa per sbarrare il passo alle truppe di Francesco I; dopo sei giorni ricevono 4.000 scudi e tolgono l’assedio;
I - 1542: assedio da parte delle truppe francesi comandate da Claudio d’Annebault, che dopo pochi giorni sono costrette a ritirarsi;
II - 1557: assedio da parte delle truppe francesi del maresciallo Carlo Cossè, duca di Brissac, che dopo due mesi si devono allontanare sconfitte. Questa eroica resistenza viene riconosciuta da Emanuele Filiberto con il diploma del 1559 che, oltre a numerosi privilegi, concede alla villa di Cuneo il titolo di Città;
III - 1639: assedio delle truppe franco-piemontesi del duca Longeville, che dopo pochi giorni soccombono;
IV - 1641: assedio da parte delle truppe franco-piemontesi del conte d’Harcourt; dopo cinquanta giorni la popolazione cuneese deve arrendersi;
V - 1691: assedio da parte delle truppe francesi in seguito alla dichiarazione di guerra di Vittorio Amedeo II alla Francia; grazie alla dura opposizione dei Cuneesi e, secondo la credenza popolare, al miracoloso intervento del Beato Angelo Carletti, i Francesi abbandonano l’impresa;
VI - 1744: assedio da parte delle truppe franco-spagnole, comandante dall’Infante di Spagna Don Filippo di Borbone. Cuneo, difesa dal barone Federico Guglielmo di Leutrum, costringe gli avversari alla resa, dopo effettivi trentanove giorni di assedio e dopo la battaglia di Madonna dell’Olmo, vinta dagli assedianti sulle truppe piemontesi accorse a sostegno della città.
VII - 1799: assedio da parte delle truppe austro-russe comandate dal generale Melas. La città è già occupata dai francesi; proprio questi ultimi sono costretti alla resa e lasciano Cuneo il 4 dicembre per rientrarvi dopo la battaglia di Marengo (1800).