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Corpi Civili di Pace

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Le Peace Brigades International (PBI)

Sin dagli anni 1930 Gandhi aveva immaginato di costituire dei gruppi di intervento nonviolento per fare opera di mediazione e interposizione in situazioni di conflitto armato. Ma è solo negli ultimi decenni che si sono realizzati i primi progetti concreti, a cominciare dalla fondazione, nell'agosto 1981 in Canada, delle Peace Brigades International (PBI), che si ispirano esplicitamente alle esperienze condotte da Gandhi e dai Quaccheri.
L'intervento delle PBI, che avviene solo se richiesto da un gruppo locale che lotta senza ricorso alla violenza, si attua con metodi di nonviolenza attiva mediante l'invio di gruppi preparati di volontari/e che:
• assumono il ruolo di testimoni internazionali mediante la loro presenza fisica
• offrono a persone e gruppi in pericolo per le loro attività un servizio di scorta non armata
• raccolgono e diffondono informazioni sulla situazione generale del paese
• forniscono apporti concreti al processo di pace con percorsi di formazione alla risoluzione nonviolenta dei conflitti.
Le PBI sono organizzate su scala internazionale mediante gruppi locali presenti in vari paesi, compresa l'Italia, che inviano volontari su richiesta, dopo un adeguato periodo di addestramento. Hanno operato in vari paesi: Guatemala, Colombia, Messico, Indonesia, Nepal.


L'Operazione Colomba

Nel 1992, la Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata da don Benzi nel 1973, lancia il progetto del corpo civile nonviolento Operazione Colomba per intervenire in aree di conflitto armato con azioni di interposizione, accompagnamento, riconciliazione, ricostruzione, realizzando progetti in Africa, nei Balcani, in America Latina e in Medio Oriente.
L'attuale responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII è Giovanni Paolo Ramonda, originario di Fossano, che vive nella casa famiglia di Sant'Albano Stura. Vari giovani dell'area cuneese hanno partecipato alle esperienze promosse dall'Operazione Colomba.


La Rete dei Corpi Civili di Pace

I vari gruppi italiani che operano come Corpi Civili di Pace svolgono la loro attività volontaria senza un riconoscimento dalle istituzioni, che talvolta ne hanno anche ostacolato i progetti. Per superare queste difficoltà e giungere a un riconoscimento formale dei Corpi Civili di Pace su scala sia nazionale sia europea, nel 2004 è stata costituita la Rete dei Corpi Civili di Pace.
Già nel 1992 l'eurodeputato Alexander Langer aveva presentato al Parlamento Europeo la proposta di istituzione di un Corpo Civile di Pace Europeo. Nel 1995 alcuni senatori hanno presentato una proposta analoga al Parlamento italiano. Ma sinora non si è giunti a nulla di concreto, nonostante siano in molti coloro che osservano, anche nel mondo militare, come per gran parte degli odierni conflitti armati la soluzione più efficace, oltre che più economica, sia proprio quella da parte di operatori di pace civili addestrati a questo compito.