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Trattato CEE

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Comincia passo passo l'avventura, inimmaginabile fino a pochi anni prima, della costruzione e dell'integrazione europea. La firma del Trattato CECA aveva generato entusiasmo e nello stesso tempo coraggio per ulteriori passi avanti. Si fa strada, fra gli stessi paesi aderenti alla CECA, l'idea di una Comunità europea della difesa (CED). Siamo in un contesto di guerra fredda e a tre anni dalla costituzione della NATO (Organizzazione del Patto del Nord Atlantico), che vede questi stessi paesi – ad eccezione della Repubblica Federale Tedesca – a fianco degli Stati Uniti. L'idea della CED è quella di creare un esercito comune europeo comprendente contingenti tedeschi. Le ferite delle guerre non sono ancora rimarginate e la paura di un abbandono così significativo di sovranità nazionale hanno fatto sì che il progetto venisse bocciato dall'Assemblea generale francese e, di conseguenza, abbandonato.
Ma il processo di riunificazione europea è ormai in moto. Il 25 marzo 1957, i sei paesi firmatari del Trattato CECA compiono un ulteriore passo avanti e firmano il Trattato CEE. Decidono di dar vita a una Comunità economica europea, basata su un mercato comune più ampio, comprendente tutta una serie di beni e servizi. Vengono così progressivamente aboliti i dazi doganali e vengono istituite, negli anni sessanta, le prime politiche comuni, la politica agricola e la politica commerciale.


Dal Preambolo del Trattato di Roma, Parte I - Principi

“Sua Maestà il re dei Belgi, il Presidente della Repubblica Federale di Germania, il Presidente della Repubblica Francese, il Presidente della Repubblica Italiana, Sua Altezza Reale la Granduchessa del Lussemburgo, Sua Maestà la Regina dei Paesi Bassi,
Determinati a porre le fondamenta di una unione sempre più stretta fra i popoli europei,
Decisi ad assicurare mediante un'azione comune il progresso economico e sociale dei loro paesi, eliminando le barriere che dividono l'Europa,
Assegnando ai loro sforzi per scopo essenziale il miglioramento costante delle condizioni di vita e di occupazione dei loro popoli,
Riconoscendo che l'eliminazione degli ostacoli esistenti impone una azione concertata intesa a garantire la stabilità nella espansione, l'equilibrio negli scambi e la lealtà nella concorrenza,
Solleciti di rafforzare l'unità delle loro economie e di assicurarne lo sviluppo armonioso riducendo le disparità fra le differenti regioni e il ritardo di quelle meno favorite,
Desiderosi di contribuire, grazie ad una politica commerciale comune, alla soppressione progressiva delle restrizioni agli scambi internazionali,
Nell'intento di confermare la solidarietà che lega l'Europa ai paesi d'oltremare e desiderando assicurare lo sviluppo della loro prosperità conformemente ai principi dello Statuto delle Nazioni Unite,
Risoluti a rafforzare, mediante la costituzione di questo complesso di risorse, le difese della pace e della libertà e facendo appello agli altri popoli d'Europa, animati dallo stesso ideale, perché si associno al loro sforzo,