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L'Europa in cammino

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“Appello agli altri popoli d'Europa, animati dallo stesso ideale, perché si associno al loro sforzo”, sono le ultime parole del preambolo del Trattato di Roma.
Con gli anni '60, inizia un periodo di crescita economica e i primi passi della Comunità economica europea sono guardati con interesse dai paesi che ancora non ne fanno parte. Iniziano anche a intravedersi, purtroppo, le prime difficoltà che accompagneranno, nel corso degli anni, il processo di integrazione europea. In primo luogo, si tratta di difficoltà di ordine politico, legate al graduale trasferimento di sovranità nazionale a livello comunitario e, in particolare, il passaggio dal voto all'unanimità al voto a maggioranza. Gli anni 70 saranno segnati invece da una profonda crisi economica internazionale e dal primo choc petrolifero. Questi anni fanno temere per il processo di integrazione europea.
Altiero Spinelli, Commissario europeo all'epoca, in occasione della consegna del premio Robert Schuman all'Università di Bonn, pronuncia, il 12 marzo 1974, un allarmante discorso :
“È con animo turbato che son venuto qui per ricevere questo premio autorevole che si richiama all'opera di Robert Schuman e che iscrive il mio nome accanto a quello di Jean Monnet e di altri che hanno fatto molto per l'Europa. Sono davanti a Voi, infatti, in un momento in cui un dubbio grave, già quasi un senso di rassegnata disfatta, pesa su tutta questa impresa europea (….)
(Ufficio delle Pubblicazioni Ufficiali delle Comunità europee - n. 8446)
Malgrado le costanti difficoltà presenti nella sua storia, la Comunità economica europea va avanti, si allarga e compie alcuni passi essenziali.
L'Europa si sviluppa essenzialmente in tre direzioni congiunte: si estendono le frontiere della democrazia con gli allargamenti, si elegge il Parlamento europeo, per la prima volta, a suffragio universale, a testimonianza di una volontà di procedere nella direzione di un'unione politica, si adotta il passaporto europeo a simbolo di “Un'Europa dei cittadini” ed infine, con la creazione di un nuovo strumento economico, il Sistema Monetario Europeo (SME), si vuole contrastare il disordine monetario interno e porre le premesse di una futura moneta unica.

1979: prima elezione del Parlamento europeo a suffragio universale

1984: Consiglio europeo di Fontainebleau: nasce il passaporto europeo


I primi allargamenti

Nel 1973, la Comunità passa da sei a nove membri, con l'adesione di Danimarca, Irlanda e Regno Unito.

Nel 1981 entra la Grecia e nel 1986 entrano Spagna e Portogallo, tre paesi, all'epoca, fortemente segnati da dittature