Menu di scelta rapida
Sei in: Home / Cultura / Esposizioni e mostre / 2011 / Percorso mostra / 1949 - 1988 Luci e ombre della democrazia / Stanza 18 / Dichiarazione di Robert Schuman, 9 maggio

Dichiarazione di Robert Schuman, 9 maggio

Link alla versione stampabile della pagina corrente

Robert Schuman nasce a Lussemburgo il 29 giugno 1886. Compie gli studi di diritto in Germania, mentre la sua carriera politica inizia nel 1919 in Francia, quando viene eletto al Parlamento francese. È Primo Ministro nel 1947-1948, Ministro degli Esteri fra il 1948 e il 1952 e Ministro della Giustizia fra il 1955 e il 1956. Diventerà il primo Presidente dell'Assemblea parlamentare europea dal 1958 al 1960.

Robert Schuman rappresenta una figura emblematica delle relazioni franco-tedesche e dell'integrazione europea: nasce nella Lorena quando questa era territorio annesso alla Germania, è uomo politico francese e, alla fine della guerra è, con Jean Monnet, uno dei Padri Fondatori dell'Europa. Robert Schuman muore il 4 settembre 1963.


“La dichiarazione Schuman”

Alla fine della seconda guerra mondiale, l'Europa è di nuovo in macerie. Per alcuni uomini politici europei, c'è una sola strada da percorrere per evitare le contraddizioni e la pericolosità dei nazionalismi: è l'unione fra gli Stati del continente destinata a concludersi con la creazione degli Stati Uniti d'Europa. Gli uomini politici che condividono questo obiettivo si ritrovano tutti a governare paesi distrutti o sconfitti: Adenauer in Germania, Schuman in Francia, De Gasperi in Italia, Spaak in Belgio.
Il 9 maggio 1950, la Francia, con la “Dichiarazione di Schuman” propone alla Germania, ma anche agli altri Stati che lo desiderano, di mettere in comune le risorse e la gestione di carbone e acciaio, in una comunità dove vinti e vincitori si ritrovano insieme e cercano di allontanare per sempre lo spettro di nuove guerre.
La Dichiarazione di Schuman era stata essenzialmente ispirata da Jean Monnet, all'epoca Commissario Generale al piano in Francia. Monnet, constata i limiti delle capacità nazionali nel risollevare le sorti dell'Europa del dopoguerra e l'urgenza di integrare la Germania nel nuovo progetto politico e nel blocco occidentale. In questa prospettiva, basata sulla riconciliazione franco-tedesca, per Monnet è la Francia che deve prendere l'iniziativa.


Dalla Dichiarazione di R. Schuman

“La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un'Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche. La Francia, facendosi da oltre vent'anni antesignana di un'Europa unita, ha sempre avuto per obiettivo essenziale di servire la pace. L'Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra.
L'Europa non potrà farsi un una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. L'unione delle nazioni esige l'eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania: l'azione intrapresa deve concernere in prima linea la Francia e la Germania.
A tal fine, il governo francese propone di concentrare immediatamente l'azione su un punto limitato ma decisivo.
Il governo francese propone di mettere l'insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto una comune Alta Autorità, nel quadro di un'organizzazione alla quale possono aderire gli altri paesi europei.
La fusione della produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea, e cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime.
(...) Questa proposta di mettere in comune le produzioni di base e di istituire una nuova Alta Autorità, le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, costituirà il primo nucleo concreto di una Federazione europea indispensabile al mantenimento della pace. “

In ricordo di questa storica dichiarazione di Robert Schuman, il 9 maggio si celebra, ogni anno, la “Giornata dell'Europa”.