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Il movimento per la pace negli anni 1960-1970

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Nel corso della storia, il movimento per la pace ha sempre avuto un andamento altalenante, con alti e bassi, in coincidenza delle grandi guerre e crisi internazionali. Dopo la seconda guerra mondiale, esso si caratterizza soprattutto come movimento antinucleare, dapprima contro il nucleare militare e in seguito anche contro il nucleare civile. Un primo successo viene raggiunto il 10 ottobre 1963 con l'entrata in vigore del Trattato internazionale per il Bando dei test nucleari in atmosfera. In seguito, il 10 settembre 1996, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approverà il bando per il divieto totale dei test nucleari, non ancora entrato in vigore.


Il movimento contro la guerra in Vietnam

Gli anni 1960 sono stati caratterizzati dalla nascita di vari movimenti che, a partire dagli Stati Uniti si diffusero in Europa e in altre parti del mondo. Oltre alla lotta per i diritti civili sotto la guida di Martin Luther King, si sviluppò un forte movimento di protesta contro la guerra in Vietnam, che aveva portato progressivamente a un massiccio coinvolgimento degli Stati Uniti.
In Italia i principali esponenti del movimento per la pace si impegnarono in inizative di protesta e in tentativi di mediazione. Un particolare rilievo ebbe l'iniziativa di Giorgio La Pira che il 20 ottobre del 1965 partì da Firenze alla volta di Hanoi, dove incontrò Ho Chi Minh l’8 novembre 1965, il quale espose quattro condizioni per un negoziato: che gli Stati Uniti 1) interrompes¬sero i bombardamenti sul Vietnam del Nord; 2) cessassero di introdurre trup¬pe e materiale bellico nel Vietnam del Sud; 3) riconoscessero come interlocu¬tore il Fronte di liberazione del Vietnam del Sud; 4) fossero disposti al ritor¬no alla sostanza degli accordi di Ginevra del 1954 cioè l'unificazione del pae¬se attraverso una consultazione elettorale. Queste proposte non furono accolte e la guerra durò ancora otto anni con la sconfitta degli Stati Uniti. L'accordo, firmato a Parigi il 2 marzo del 1973, conteneva le stesse clausole concordate nel novembre del 1965 da Giorgio La Pira e Ho Chi Minh. In quegli otto anni, secondo calcoli americani, il numero dei civili morti o feriti nel Vietnam era stato di un milione 350 mila. Dal gennaio 1961 al 6 gennaio 1973 gli Stati Uniti ebbero 45.931 morti in combattimento, altri 10.296 morti per cause diverse, 303.605 feriti, 1.216 dispersi.