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La lunga lotta per il riconoscimento

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I primi casi di obiezione di coscienza dopo la seconda guerra mondiale furono quelli di Rodrigo Castiello di Cuneo, membro dei pentecostali, giudicato nel 1947 e poi prosciolto per amnistia, e quello - l’anno successivo - di Enrico Ceroni, testimone di Geova, il quale – dopo aver svolto regolarmente diversi compiti al Centro di Addestramento di Casale Monferrato – si rifiutò di scrivere “la bandiera è sacra”, sostituendo la frase con “secondo la Sacra Scrittura nessuna bandiera è sacra”, e rifiutò allo stesso modo le stellette, prima di vedersi comminati cinque mesi e venti giorni di reclusione. Ma fu solo negli anni successivi che cominciò a svilupparsi un più diffuso rifiuto del servizio militare. Dapprima furono soprattutto testimoni di Geova , seguiti successivamente da giovani con motivazioni politiche e infine di formazione cattolica, sino a giungere a forme di obiezione collettiva, che contribuirono alla definitiva approvazione della legge.


Primi obiettori politici

30 agosto 1949: Pietro Pinna, primo obiettore di coscienza nell’Italia repubblicana per motivi politici, fu processato dal Tribunale Militare di Torino e condannato a dieci mesi con la condizionale, sette mesi dei quali già scontati prima del processo. Alla successiva chiamata si rifiutò nuovamente e subì una condanna a otto mesi. Dopo un terzo rifiuto fu sottoposto a visita me¬dica e esonerato dal servizio militare.

18 gennaio 1950: Elevoine Santi fu arrestato dopo aver deciso di obiettare per suscitare maggiore attenzione nell'imminenza della discussione del progetto di legge presentato qualche mese prima dal sociali¬sta Calosso e dal cattolico Giordani. Il progetto non venne approvato e Elevoine Santi fu condannato a un anno di reclusione senza il beneficio della condizionale. Dopo la scarcerazione e altre peripezie, nel 1951 attraversò clandestinamente il confine ed emigrò in Svezia.

3 aprile 1950: Pietro Ferrua di La Spezia, anarchico, com¬parve dinanzi al Tribunale Militare della sua città per essersi rifiutato di indossare la divisa e imbracciare le armi. Anch'egli, dopo aver scontato la sua pena, emigrò in Svezia per non subire un nuovo processo.

23 giugno 1950: Mario Barbani di Ozzano Emilia durante una rivista militare nel cortile della ca¬serma del C.A.R. di Palermo, abbandonò le file e si presentò davanti al capo di stato maggiore dell'esercito, deponendo ai suoi piedi il fucile dchiarandosi obiettore di coscienza. Fu condannato a un anno di reclusione. Nel 1952 fu nuovamente posto in prigione e il 27 gennaio 1953 venne condannato per diserzione ad altri cinque mesi e dieci giorni di reclusione.


Primi obiettori cattolici

11 gennaio 1963: Giuseppe Gozzini, primo obiettore di coscienza per motivazioni religiose cattoliche. L’11 novembre 1962 si presentò al C.A.R. di Pistoia e la mattina successiva rifiutò di indossare la divisa militare affermando che motivi di natura religiosa e morale gli impedivano di obbedire agli ordini. Fu condannato a sei mesi di reclusione. Ne presero le difese il sindaco di Firenze Giorgio la Pira, Padre Ernesto Balducci e don Lorenzo Milani.

6 dicembre 1965: Fabrizio Fabbrini, a soli dieci giorni dalla fine del periodo di leva, rifiutò la divisa compromettendo una brillante carriera universitaria, poiché era uno studioso già affermato di diritto romano. Per il suo gesto venne condannato nel febbraio 1966 a un anno e otto mesi di carcere. Troppo spesso veniva affermato che gli obiettori erano vigliacchi, perché non volevano svolgere il servizio militare, e pertanto Fabbrini con la sua decisione, presa quando ormai aveva svolto pressoché tutto il suo servizio, dimostrò che non poteva di certo essere accusato di vigliaccheria.


Obiezioni collettive

Negli anni 1950 i casi di obiezione furono scelte isolate e profetiche. Nei decenni successivi si trasformarono in azioni collettive con gruppi di sostegno che contribuirono a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fare approvare dal Parlamento la legge 772 sulle “Norme in materia di obiezione di coscienza", del 12 dicembre 1972.