Le elezioni dello scorso giugno sono state un esempio di democrazia in azione, poiché i cittadini europei hanno avuto la possibilità di votare per eleggere i loro rappresentanti al Parlamento europeo. L’esercizio del voto non è però (e per fortuna) l'unico modo in cui i cittadini dell'UE possono far sentire la loro voce e influenzare l'elaborazione delle leggi e delle politiche dell’UE.
Se ad esempio desideri che l'Unione europea intervenga su una questione specifica, esiste la possibilità di indire un'iniziativa dei cittadini per chiedere alla Commissione europea di proporre una nuova normativa in materia. Inoltre, è possibile presentare una petizione per chiedere al Parlamento europeo di esaminare una questione che ti sta a cuore oppure per presentare una denuncia rispetto all'applicazione di un atto legislativo dell'UE che ritieni non essere corretta.
Esistono poi i panel europei di cittadini, preziosi strumenti che riuniscono cittadini selezionati in modo casuale provenienti da tutti i 27 Stati membri per discutere, a livello europeo, di una serie di future proposte importanti di interesse generale. Sulla base di ciò che emerge dalle discussioni, i cittadini formulano delle raccomandazioni di cui la Commissione europea dovrà tenere conto nella definizione delle sue politiche e iniziative. Nei mesi scorsi ci sono stati alcuni panel europei di cittadini decisamente rilevanti, come quello sulla lotta contro l'odio nella società e quello sull'efficienza energetica.
Il Panel europeo di cittadini sulla lotta contro l'odio nella società ha visto la partecipazione di 150 cittadini che si sono riuniti per discutere delle varie cause che generano odio nell'UE e di come poter affrontare la questione. L'Europa ad oggi sta registrando un aumento allarmante di fenomeni di incitamento all'odio e di reati generati da questo sentimento; episodi che minano la società nel suo complesso ma soprattutto le fondamenta delle nostre democrazie. In occasione di questo panel, i cittadini hanno presentato una serie di raccomandazioni che contribuiranno a definire la futura legislazione dell'UE e ad alimentare le prossime iniziative della Commissione su questo fronte. Il panel può rappresentare quindi una guida per aiutare l'UE e i suoi Stati membri a compiere una riflessione condivisa sui valori europei, tra cui il rispetto dei diritti umani e della dignità, e una società in cui prevalgono la tolleranza, la non discriminazione e il pluralismo.
Dal canto suo, il Panel europeo di cittadini sull'efficienza energetica ha permesso ai cittadini di discutere delle sfide e dei benefici dell'efficienza energetica più rilevanti per loro e di presentare, anche in questo caso, un elenco di raccomandazioni concrete che contribuiranno a definire le prossime iniziative della Commissione sul tema. La discussione si è focalizzata sul modo in cui si utilizza l'energia nell'UE e su come il sistema energetico potrebbe cambiare in futuro, anche grazie all’analisi di diversi aspetti dell'efficienza energetica di cui potremmo avere esperienza diretta a casa, a livello di comunità o al lavoro. Gli argomenti trattati comprendevano infatti, tra gli altri, il modo in cui riscaldiamo gli edifici, il tipo di elettrodomestici che acquistiamo e i mezzi di trasporto che usiamo abitualmente. Partendo da quello che la Commissione europea ha già fatto e sta facendo, il panel ha formulato una serie di raccomandazioni da integrare nelle future iniziative dell'UE, come il principio “Energy Efficiency First" (l'efficienza energetica al primo posto) che si pone una serie di specifici obiettivi: produrre solo l'energia davvero necessaria, investire in progetti sostenibili e gestire l’energia in modo efficace in termini di costi.
Un altro importante strumento a disposizione dei cittadini è la piattaforma partecipativa dei cittadini, uno spazio dedicato all'impegno e al dibattito sulle politiche dell'UE che interessano tutta la comunità. È possibile partecipare inviando contributi oppure commentando o sostenendo i contributi di altre persone.
Infine, è possibile anche registrarsi sul portale "Di' la tua" per condividere le proprie opinioni sulle iniziative della Commissione: in questo modo si avrà l’opportunità di contribuire a perfezionare i lavori preparatori sulla legislazione dell'UE nelle diverse fasi del processo.
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