Libertà di stampa: come il Parlamento europeo supporta il lavoro dei giornalisti
La libertà di espressione, la libertà dei media e il pluralismo sono sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE:
Articolo 11: libertà di espressione e d’informazione
Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.
La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati.
Sebbene l'Europa continui ad essere il continente più sicuro per i giornalisti e per la libertà dei media, nel 2020 il Parlamento europeo ha espresso la propria preoccupazione per lo stato dei media nel servizio pubblico in alcuni dei paesi UE: la libertà, il pluralismo, l'indipendenza e la sicurezza dei giornalisti sono fattori cruciali del diritto alla libertà di espressione e di informazione, nonché elementi essenziali per il buon funzionamento di una democrazia.
L’avvento dei social media e dei nuovi canali di informazione digitale pone, inoltre, il giornalismo di fronte a sfide sempre crescenti: la semplicità con cui su questi canali è possibile diffondere disinformazione e fake news, mette a rischio e complica notevolmente il lavoro dei giornalisti in un mondo sempre più polarizzato.
Negli ultimi anni il Parlamento europeo ha sostenuto la libertà di stampa e il pluralismo dei media in diversi modi:
- Nel novembre 2020 il Parlamento ha richiesto misure per rafforzare la libertà e il pluralismo dei media nell'UE.
- Nel novembre 2021 gli eurodeputati hanno chiesto nuove regole per proteggere le voci critiche ed evitare che siano messe a tacere. A tale misura ha fatto seguito una proposta della Commissione europea per stabilire standard minimi di protezione dalle "azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica" (dall'inglese SLAPP Strategic Lawsuits Against Public Participation) nell'Unione Europea.
- In due altre risoluzioni votate nel marzo 2022 e giugno 2023 gli eurodeputati hanno esortato l'UE a creare una strategia comune per far fronte alle interferenze straniere e alle campagne di disinformazione e ha chiesto maggiore sostegno ai media indipendenti, ai verificatori di fatti e ai ricercatori.
- Nel mese di giugno 2023, il Parlamento ha adottato raccomandazioni per contrastare l'abuso di spyware, utilizzato illegalmente contro giornalisti e oppositori politici.
- Nel luglio 2023, i membri del parlamento hanno sollecitato una maggiore e più incisiva azione a livello globale per la protezione dei giornalisti.
- Il 3 maggio 2022 il Parlamento europeo ha lanciato la terza edizione del Premio Daphne Caruana Galizia per il giornalismo, in memoria della giornalista maltese uccisa in un attentato nel 2017, per premiare il giornalismo eccezionale che riflette i valori dell'UE.
Nonostante tutte queste iniziative, il lavoro per la protezione della libertà di espressione è ancora urgente e complesso: solo nel 2021 il giornalista greco George Karaivaz è stato ucciso a colpi di arma da fuoco ad Atene e il giornalista investigativo olandese Peter R. de Vries ha perso la vita ad Amsterdam. Anche la guerra in Ucraina è risultata letale per i giornalisti: i dati di giugno 2023 del Consiglio d'Europa mostrano che dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina nel febbraio 2022 i giornalisti uccisi sono stati 12.
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