Oggi, 8 marzo, si celebra la Giornata Internazionale della Donna, per ricordare le vittorie dell’emancipazione femminile e continuare a lottare per una parità di genere vera e universale.
A tal proposito, l’Ufficio Europe Direct Cuneo Piemonte area sud ovest vuole celebrare questa ricorrenza ricordando tutte quelle donne che hanno permesso la costruzione e il processo di integrazione dell’Unione europea. Queste pioniere hanno creato le basi per l’UE fondata sui valori di democrazia, diritto e solidarietà in cui viviamo, ognuna con la sua storia ma tutte accomunate dall’amore per la libertà:
- Ursula Hirschmann: attivista antifascista e femminista, ha diffuso il Manifesto di Ventotene (scritto da Spinelli e Rossi con l’obiettivo di creare le basi per un’Europa unita e federale) nell’Italia continentale e contribuì alla sua diffusione. A Milano nel 1943 partecipò alla fondazione del Movimento Federalista europeo, e dopo l’omicidio di Colorni da parte dei fascisti fuggì in Svizzera e prese parte all’organizzazione del primo congresso federalista internazionale, tenutosi a Parigi nel 1945. Il suo impegno politico non si concluse con la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma nel 1975 fondò a Bruxelles l’associazione Femmes pour l’Europe (Donne per l’Europa).
- Louise Weiss: una vita dedicata alla lotta per i valori europei e per i diritti delle donne, fu eletta al parlamento europeo nel 1979, e nel suo discorso inaugurale invitò tutti gli europei a unirsi sulla base di una cultura comune e non solo di interessi economici condivisi.
- Marga Klompé: scienziata, politica e paladina degli svantaggiati, nel 1955 è stata nominata in un gruppo di lavoro dell’Assemblea comune con l’obiettivo di migliorare il funzionamento e ampliare i poteri dell’allora CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) e di creare un mercato unico che si estendesse al di là di questi due metalli.
- Melina Mercouri: attrice, antifascista e promotrice della cultura, da ministra greca della cultura nel 1983 organizzò una riunione con i ministri della cultura degli altri Stati membri durante la prima presidenza greca del Consiglio. Questa iniziativa ha incoraggiato gli altri ministri a unirsi a lei nello sforzo di accrescere la consapevolezza culturale in tutta l’Europa, generando una serie regolare di incontri tra i ministri della cultura europei che durano tutt’ora.
- Nilde Iotti: sostenitrice del suffragio universale e madre fondatrice della repubblica italiana, è diventata membro del Parlamento europeo nel 1969. La sua priorità in veste di eurodeputata è stata quella di arrivare a elezioni aperte in cui i cittadini europei potessero eleggere direttamente i loro rappresentanti, ritenendo che questo cambiamento avrebbe dato al Parlamento un mandato indiscutibile e la credibilità di agire in nome di un popolo. In suo impegno è stato premiato nel 1979 con le prime elezioni dirette del Parlamento europeo. Nel 1997 è stata eletta vicepresidente del Consiglio d’Europa, l’organizzazione per i diritti umani che comprende 47 Stati membri.
- Simone Veil: superstite dell’olocausto e prima donna presidente del Parlamento europeo nel 1979, divenendo la prima persona a ricoprire questo ruolo in seguito ad elezioni dirette e la prima donna alla guida di un’istituzione comunitaria. Nel 1981 le è stato riconosciuto anche il Premio Carlo Magno in onore del suo contributo all’unità europea.
Molte donne hanno contribuito a dare forma a questa Europa, e molte donne oggi sono in carica come presidenti delle principali istituzioni dell’UE: Ursula von del Leyen alla Commissione europea, Roberta Metsola al Parlamento e Christine Lagarde alla Banca Centrale Europea.
Grandi conquiste da celebrare in questa Giornata Internazionale della Donna, con un occhio sempre rivolto al futuro verso un’Europa ed un Mondo all’insegna della parità di genere.