Il sostegno al settore agricolo è una costante dell'Unione europea. Per il periodo 2023-2027, 300 miliardi di euro verranno distribuiti agli agricoltori europei nell'ambito dei piani strategici della PAC. Dal 2014 la Commissione ha inoltre approvato misure eccezionali per 2,5 miliardi di euro a sostegno del settore di fronte alle crisi.
Per gli agricoltori di tutta l’Europa, l’ultimo anno si è contraddistinto per una serie eccezionale di difficoltà e incertezze, quali eventi meteorologici estremi, tra cui siccità, incendi boschivi e inondazioni, che hanno provocato grandi ripercussioni sulla produzione e sulle entrate, nonché sull'esecuzione e sul calendario delle normali pratiche agronomiche.
Il 31 gennaio 2024, la Commissione europea ha proposto di consentire agli agricoltori dell'UE di avvalersi di deroghe per tutto l’anno alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate superfici non produttive.
Per ricevere il sostegno della Politica Agricola Comune (PAC) a cui hanno diritto, gli agricoltori devono rispettare una serie di norme benefiche per l'ambiente e il clima. Questo principio si applica a circa il 90% della superficie agricola utilizzata nell'UE e svolge un ruolo importante nell'integrazione delle pratiche agricole sostenibili. Gli standard di base richiedono di dedicare una quota minima di terreno coltivabile ad aree non produttive, quali terreni incolti, ma anche elementi come siepi o alberi. Ad essere generalmente esentate da tale obbligo sono solo le aziende agricole con meno di dieci ettari di seminativi.
La Commissione ha ora iniziato a considerare la possibilità per tutti gli agricoltori dell'UE di essere esentati da tale obbligo, continuando a beneficiare del pagamento di base della PAC. Invece di mantenere i terreni a riposo o improduttivi, sarà possibile coltivare colture azotofissatrici (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture intercalari sul 7 % delle loro terre, in quanto il loro uso apporta numerosi benefici ambientali, come quello della biodiversità del suolo.
La proposta della Commissione mira a fornire il giusto equilibrio tra l'offerta di un adeguato sostegno agli agricoltori che si trovano ad affrontare numerose crisi, da un lato, e la protezione della biodiversità e della qualità del suolo, dall'altro.
La misura sarà votata nei prossimi giorni dagli Stati membri, e successivamente si potrà procedere all'adozione formale. Il regolamento si applicherà retroattivamente a decorrere dal 1° gennaio 2024. Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono notificarlo alla Commissione entro 15 giorni in modo che gli agricoltori possano essere informati il prima possibile.
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