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© European Union 2023 - Source : EP

21.11.2023 - Europe Direct

La Commissione europea accoglie con favore l’accordo politico sulla tutela penale dell’ambiente

Si è registrato un divario crescente tra la risposta della giustizia penale alla criminalità ambientale e la situazione criminologica sul campo. Nonostante la direttiva vigente, il numero di indagini e condanne transfrontaliere nell’UE per reati ambientali non è aumentato in maniera sostanziale. Per contro, la criminalità ambientale cresce a tassi annui compresi tra il 5% e il 7 % a livello mondiale, creando danni duraturi per gli habitat, le specie, la salute delle persone e le entrate dei governi e delle imprese. Secondo le stime dell’UNEP e dell’Interpol, pubblicate nel giugno 2016, la perdita annuale causata dalla criminalità ambientale è compresa tra 91 e 258 miliardi di USD.

Il 16 novembre 2023 la Commissione europea ha accolto con favore l’accordo provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio europeo sulla Tutela Penale dell’Ambiente. Inoltre, come proposto dalla Commissione nel dicembre 2021, la nuova direttiva migliorerà l’efficacia dell’applicazione del diritto penale; contribuirà al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo combattendo i reati ambientali più gravi che possono avere effetti devastanti sia sull’ambiente che sulla salute umana e faciliterà la cooperazione e il coordinamento delle autorità nell’UE e a livello internazionale.

Una volta entrata in vigore la nuova direttiva, gli Stati membri dovranno includere nel loro diritto penale una maggiore precisione nella definizione delle categorie di reati ambientali, nonché sanzioni dissuasive efficaci per i trasgressori. Il nuovo quadro giuridico contribuirà a garantire che i reati ambientali gravi non restino impuniti. Ciò scoraggerà l’inquinamento e il degrado ambientale e contribuirà a preservare la nostra natura per le generazioni future.

Le violazioni degli obblighi ambientali dovranno essere trattati come reati in tutti gli Stati membri dell’UE. Tipi e livelli di sanzioni simili per le persone fisiche e giuridiche si applicheranno in tutta l’UE, il che contribuirà a garantire un’applicazione più coerente e a rafforzarne l’effetto deterrente.

Il fatto di causare danni particolarmente gravi all’ambiente dovrà essere trattato come un reato aggravato, con sanzioni più severe. Inoltre, i legislatori nazionali devono prendere in considerazione specifiche circostanze aggravanti e sanzioni e misure accessorie per consentire una risposta su misura a reati specifici.

Per individuare e sanzionare i reati effettivi è necessaria una catena di azioni che coinvolgano le autorità di contrasto, i pubblici ministeri e i tribunali. Per contribuire al lavoro di contrasto nella pratica, le autorità nazionali saranno incaricate di sviluppare un approccio strategico per garantire una risposta forte ai comportamenti criminali.

Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio adottare formalmente l’accordo politico. La direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

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