La Commissione europea ha potuto rilevare una certa compatibilità vigente tra la disciplina nazionale e comunitaria sugli aiuti di Stato.
La Commissione europea ha acconsentito alla variazione riguardante il regime di aiuti italiano per far fronte al sostegno delle imprese attive a livello internazionale, duramente colpite dalla pandemia di COVID-19, con un aumento della dotazione corrispondente rispettivamente a 1,1 miliardi di euro.
Il primo regime di aiuti risale al 31 luglio 2020, opportunamente approvato dalla Commissione europea. Successivamente, in data 10 dicembre 2020 la Commissione europea ha acconsentito alla proroga del regime fino al 30 giugno 2021.
L'Italia ha provveduto a preventivare un aumento del bilancio totale stimato del regime di 828 milioni di euro, il che indica un incremento del bilancio totale rispettivamente da un importo di 300 milioni di euro a 1,128 milioni di euro.
In conformità con quanto inizialmente statuito dalla Commissione, il nuovo regime soggetto a modifica provvederà a conferire un sostanziale aiuto alle società ammissibili, in primo luogo agevolando il loro accesso alla liquidità.
La Commissione europea ha inoltre sottolineato l'importanza del nuovo regime in un'ottica di strumentalità con gli ulteriori strumenti di diritto interno, entrambi funzionali al risanamento dell'economia di uno Stato membro come l'Italia, evidenziando il fatto che l'aiuto dato non supererà gli 800 000 euro per ciascuna impresa e che il regime ha validità fino al 30 giugno 2021.
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