Il 9 luglio la Commissione Europea ha lanciato una consultazione pubblica sull'impatto della Politica Agricola Comune su habitat, paesaggi e biodiversità.
Di cosa si tratta? La PAC nasce nel 1962 e rappresenta una stretta intesa tra agricoltura e società, tra l'Europa e i suoi agricoltori. Quello agricolo è infatti il secondo settore di impiego a livello europeo e soddisfa il fabbisogno alimentare di 500 milioni di persone.
Sin dalle sue origini ha avuto l’obbiettivo di garantire la sicurezza alimentare mediante politiche dei prezzi e finanziamenti con risorse del bilancio dell'UE. La PAC è finanziata tramite due fondi nell'ambito del bilancio dell'UE: il Fondo europeo agricolo (FEAGA) fornisce sostegno diretto e finanzia misure di sostegno del mercato, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) finanzia lo sviluppo rurale.
Inoltre, uno degli obiettivi generali della PAC è la gestione sostenibile delle risorse naturali e la lotta contro il cambiamento climatico. La prevenzione dell'erosione del suolo, il miglioramento della gestione del suolo e delle acque, il ripristino, la conservazione e la valorizzazione della biodiversità (paesaggi, habitat) sono quindi elementi centrali.
La Commissione europea lancia una consultazione pubblica a riguardo con lo scopo di raccogliere informazioni e di ottenere un feedback dalle parti interessate e dal pubblico in generale sull'impatto della PAC sulla biodiversità, sul suolo e sull'acqua. L’opinione dei cittadini europei contribuirà a un prossimo documento di lavoro dei servizi della Commissione sulla valutazione dell'impatto della PAC sulle risorse naturali.
Ricordiamo anche che, l’UE ha individuato misure a sostegno dei produttori di generi alimentari che, nonostante la pandemia Covid-19 e le difficoltà e pressioni ad essa connesse, stanno dando prova di resilienza e continuano a fornire ai cittadini europei alimenti sicuri e di qualità elevata. Ad esempio, tra le misure messe in atto vi è un sostegno diretto agli agricoltori e alle zone rurali: accesso a prestiti o garanzie a copertura dei costi operativi per un importo massimo di 200 000 euro a condizioni favorevoli e anticipi sui pagamenti della PAC e su alcuni pagamenti per lo sviluppo rurale a partire da metà ottobre.
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