La Commissione europea ha pubblicato una roadmap sulle azioni di contenimento del coronavirus, anche in vista della cosiddetta “fase 2”. Il documento fa il punto della situazione e indica alcune raccomandazioni ai cittadini. Nella prima parte si riconducono sinteticamente le tappe del contagio, ribadendo la complessità dell'emergenza sanitaria, con i suoi risvolti economici e sociali.
Sui tempi del lockdown, viene mostrato come, nonostante la quarantena, il virus continui comunque a circolare ad ogni livello e che un ammorbidimento delle misure porterebbe molto probabilmente ad un incremento dei casi. Perciò questo sarà da valutare con la cura necessaria da parte delle autorità competenti, tenendo presente che la graduale ripresa delle attività sarà accompagnata da un attento monitoraggio degli Stati membri. I criteri che vengono indicati per dare il via ad un rilassamento delle misure restrittive che tengono gran parte del mondo chiuso in casa sono tre.
1) Deve verificarsi una diminuzione elevata e consistente dei casi.
2) Il sistema sanitario deve reggere una situazione sostenibile, dove non si presenta un sovraffollamento degli ospedali e dove non si presentano eccessive urgenze per ricoverare i pazienti in terapia intensiva.
3) Un monitoraggio adeguato, capace di tenere sotto controllo capillarmente la situazione, pronto a percepire un eventuale peggioramento volto a modificare le misure.
Le raccomandazioni rivolte agli Stati membri intenzionati ad allentare le misure sono elencate nel documento e sono:
1) L'azione deve essere graduale, fatta a step e che tra uno step e l'altro passi un tempo sufficiente da garantire la possibilità effettiva di proseguire.
2) Sostituzione di azioni di ordine generale in azioni specifiche e targetizzate. È necessario per esempio tutelare maggiormente le categorie a rischio magari prolungandone la quarantena e garantire le misure di sicurezza al di fuori per chi è costretto ad uscire
3) Operazioni volte alla graduale riapertura dei confini tra Paesi, intensificando i controlli e le operazioni di monitoraggio
4) Valutare il funzionamento a livello locale per poi provare gradualmente ad estendere le misure a livello nazionale e globale
5) Le attività commerciali dovranno ripartire moderatamente
6) La ripresa delle iniziative sociali dovrà vedere gradualmente una ripresa. Questo riguarda (in ordine di priorità) le scuole e le Università, le attività commerciali, i ristoranti e i Festival o concerti, il tutto con le precauzioni e gli step graduali necessari
7) Mantenere alta la sensibilizzazione sul contagio del virus, mediante campagne adeguate e favorendo la consapevolezza della cittadinanza
8) Il monitoraggio deve essere continuo. Non bisogna temere di ritornare alle misure originarie
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