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Foto di vkingxl da Pixabay

29.11.2023 - Europe Direct

Il “Diritto alla riparazione”: le novità e in che modo rivoluzionerà l’economia circolare e i consumi

Il “diritto alla riparazione” è un passo in avanti verso la realizzazione di un’economia circolare entro il 2050 nel quadro del Green Deal europeo, il progetto UE che si prefigge l’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Questo progetto ha come obiettivo quello di incoraggiare a un consumo più sostenibile, rendendo più semplice la riparazione di beni difettosi, riducendo di conseguenza i rifiuti e sostenendo il settore delle riparazioni.

Il Parlamento europeo crede nel “diritto alla riparazione”. La riparazione dei prodotti, in modo particolare quelli elettronici, costituirebbe un beneficio per l’ambiente con una riduzione nell’uso delle risorse, minori emissioni di gas serra e un minor consumo di energia. L’elettronica, in particolare, è la fonte di rifiuti più in crescita nell’UE. Un ulteriore ostacolo al consumo sostenibile è l’obsolescenza programmata, cioè la progettazione di un prodotto in modo tale che si guasti dopo un certo tempo di utilizzo. Secondo un’indagine del 2020 il 77% dei consumatori preferirebbe far riparare i propri beni anziché acquistarne di nuovi, ma li scarta o sostituisce a causa dei costi elevati delle riparazioni e dell’assenza di servizi forniti in questo campo;

Il Parlamento europeo lavora da più di dieci anni al miglioramento dei diritti dei consumatori e ha presentato delle proposte concrete per rendere più convenienti, attraenti, sistematiche e accessibili le riparazioni:

-          L’obbligo, per i venditori, di dare la priorità alla riparazione durante il periodo di garanzia legale, se è più conveniente rispetto alla sostituzione di un bene;

-          L’estensione di un anno della garanzia legale dopo la riparazione del prodotto;

-          L’offerta in prestito di un dispositivo sostitutivo durante il periodo della riparazione;

-          L’incoraggiamento della riparazione dei beni (in alternativa alla loro sostituzione) con degli incentivi;

-          L’obbligo, per i produttori, di garantire e fornire informazioni trasparenti su manutenzione e riparazioni;

-          Assicurare la durevolezza dei beni, la loro facile riparazione e la presenza in essi di parti rimovibili e sostituibili.

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