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area cani Parco Parri

l'area cinofila al Parco Parri

20.08.2024 - Ambiente, Lavori Pubblici

In programmazione quattro piccoli interventi in aree verdi, grazie alle segnalazioni dei cittadini

L’Amministrazione comunale ha dato il via all’iter previsto per poter intervenire, con lavori necessari in aree verdi, in quattro luoghi distinti della città.

Si tratta del parco giochi in Piazza II Reggimento Alpini (corso Galileo Ferraris), dove è necessario rimuovere e sostituire parte della recinzione, oggi ammalorata, e per migliorare il decoro dell’area.
C’è poi in Parco Parri il progetto per suddividere l’area cinofila esistente in due porzioni, in modo da garantire una migliore fruizione da parte degli utenti che hanno cani di dimensioni o temperamenti diversi tra loro.
In via Basse Sant’Anna, nella scarpata sotto l’ex – eliporto fino alla scalinata nei pressi del Viadotto Soleri, si sostituirà la recinzione esistente con una nuova, mettendo così in sicurezza l’area (la recinzione, oltre ad avere funzione di parapetto, è necessaria per impedire la caduta di materiale e pietre dalla scarpata soprastante).
Il quarto intervento invece sarà a Cerialdo, dove verrà realizzata un’area cinofila su un terreno di proprietà comunale, in Via San Pio X.

L’importo complessivo dei quattro progetti, come da piano di fattibilità tecnico ed economica, ammonta a 80 mila euro.

Con una delibera di Giunta assunta a inizio agosto, è stato approvato il progetto esecutivo, l’ultima delle fasi progettuali. Dovrà però ancora essere predisposta la gara per affidare i lavori a una ditta, che verosimilmente comincerà gli interventi in autunno.

“Annunciamo con anticipo la realizzazione di una serie di interventi attesi, anche se concretamente saranno operativi nei mesi a venire”, dice l’assessore al verde Gianfranco Demichelis. “Volevamo però che i Comitati di quartiere e frazione e i cittadini fossero informati sulla volontà di intervenire in punti che presentano criticità e che spesso ci vengono proprio da loro segnalati. In tante situazioni purtroppo non si può applicare la pratica del “detto, fatto”, non per pigrizia o cattiva volontà, ma perché i meccanismi da attivare prima di intervenire effettivamente, in situazioni di non emergenza, sono complessi e lunghi. Capisco che per chi sta fuori dalla macchina comunale possa sembrare incomprensibile, ma è un dato di realtà. Su alcune cose, la rapidità della risposta viaggia a ritmi dettati dalla burocrazia, non dal desiderio di risolvere le problematicità. Per questo ringrazio coloro che segnalano disfunzioni e problemi, chiedendo loro di continuare a farlo, armati di un po’ di pazienza”.