Cuneo vuole fare un altro passo significativo per il rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi. Al centro di una nuova ordinanza pubblicata oggi, la dispersione massiva di palloncini gonfiati a elio, lanterne cinesi, coriandoli di plastica e nastri colorati che li trattengono: dispositivi che, lasciati salire in cielo o sparpagliati per terra, si disperdono senza controllo e hanno conseguenze dannose.
Già altre città italiane, come Ferrara, Monza, Olbia o la regione autonoma di Trento, hanno introdotto il divieto di utilizzare questi oggetti che volano in aria e si posano ovunque. Così abbandonati, nel tempo, si trasformano in frammenti altamente inquinanti per il suolo e per il mare (le microplastiche), che possono essere letali se ingerite da animali, uccelli e pesci, ma hanno conseguenze dannose anche per l’uomo.
I mezzi di informazione e l’azione di sensibilizzazione delle associazioni ambientaliste hanno più volte richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica sul fatto che il Mar Mediterraneo è particolarmente esposto al problema della plastica e dei rifiuti abbandonati. Secondo un report del WWF, ogni anno finiscono nel Mediterraneo 229 mila tonnellate di plastiche a causa di un consumo eccessivo di questo materiale non compostabile. Tra queste montagne di plastica ci sono anche i resti di palloncini, lanterne e quant’altro.
Per questo la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, in accordo con la giunta comunale, ha firmato un’ordinanza che da ora in poi vieta in qualsiasi circostanza la dispersione massiva di tutti questi oggetti che, per loro natura, finiscono per disperdersi nell’ambiente: palloncini gonfiati a elio, lanterne cinesi, coriandoli di plastica e nastri colorati che li trattengono. Come per ogni divieto, sono previste sanzioni: le trasgressioni infatti potranno essere punite con una sanzione che può andare da 25,00 a € 500,00 euro. Non sarà ovviamente sanzionato il bambino a cui scappa il palloncino a elio. Il provvedimento non riguarda infatti la vendita, ma il rilascio incontrollato e quindi l’errato conferimento del rifiuto che ne deriva. L’obiettivo dell’ordinanza è creare una sensibilità ulteriore e porre un limite all’uso smodato e massivo di questi oggetti.
Così l’assessore all’ambiente Gianfranco Demichelis: “Siamo arrivati alla decisione di introdurre questo divieto alla luce delle esperienze positive di altre città, in coerenza con il nostro impegno per la difesa dell’ambiente e incoraggiati dalla forte sensibilità ambientale dei cittadini di Cuneo. Sappiamo quanto infastidiscono gli atti di inciviltà di chi abbandona sporcizia e rifiuti sul nostro territorio. Tocchiamo con mano quotidianamente quanta attenzione c’è al verde e all’ambiente. Siamo quindi certi che questa ordinanza verrà accolta per quel che vuole essere, cioè uno sprone a impegnarci di più per tutelare il mondo in cui viviamo, anche a costo di qualche rinuncia. Ringrazio l’associazione Plastic free che ci ha accompagnati in questo processo, nell’ambito di una collaborazione virtuosa che ormai dura da qualche anno e che ci incoraggia a valutare in maniera più attenta le nostre abitudini e comportamenti”.
Qui sotto il testo dell'ordinanza
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18.10.2023 - Ambiente