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MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE

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MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE ph Azzurra Primavera
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE ph Azzurra Primavera

dom 13.03.2022
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’amico
con Michele Placido e con Alvia Reale, Michele Venitucci e Fabio Mascagni
con la partecipazione di Duccio Camerini nel ruolo di Charley
e con Stefano Quatrosi, Beniamino Zannoni, Paolo Gattini, Caterina Paolinelli, Margherita Mannino, Gianluca Pantosti
regia Leo Muscato
scene Andrea Belli
costumi Silvia Aymonino
disegno luci Alessandro Verazzi
musiche Daniele D’angelo
GOLDEN ART PRODUCTION/TEATRO STABILE DEL VENETO/TEATRO STABILE DI BOLZANO

L'esiguo tempo a disposizione, a causa della improvvisa sostituzione di Alessandro Haber per motivi di salute, non ha impedito a Michele Placido di regalare al pubblico teatrale un'interpretazione di spessore e di sostanza anche emotiva di Willy Loman, il protagonista di 'Morte di un commesso viaggiatore', il dramma di Arthur Miller per la traduzione di Masolino D'Amico, in scena a Cuneo il 13 marzo. 

Diretto da Leo Muscato e interpretato da un nutrito cast capitanato da Alvia Reale, Morte di un commesso viaggiatore è il testo più conosciuto di Arthur Miller, è uno dei capisaldi della drammaturgia statunitense del Novecento ed è soprattutto una tragedia moderna che rivela il lato oscuro del sogno americano. Protagonista di questo capolavoro di Miller è un commesso viaggiatore che si guadagna da vivere con la parlantina, ha allevato i figli al culto dell’apparenza e della superficialità; a disprezzare il cugino secchione e a puntare tutto sull’effimero; a essere attraenti, popolari, campioni sportivi. Ma la vita gli riserverà delle sorprese. 

“Morte di un commesso viaggiatore è la storia di un piccolo uomo e del suo sogno più grande di lui. Mischia verità e allucinazione. Si svolge contemporaneamente sulla scena, sotto gli occhi del pubblico, e nella testa del protagonista, nella quale noi spettatori, a differenza dagli altri personaggi, siamo chiamati a entrare. È una tragedia moderna che rivela il lato crudele del sogno americano.”

Leo Muscato