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Mostra | Quei temerari delle strade bianche

19.06.2020 - Cultura, Museo Civico

Mostra | Quei temerari delle strade bianche

Nuvolari, Varzi, Campari e gli altri “temerari delle strade bianche” tornano a Cuneo con le fotografie di Adriano Scoffone.

Una grande mostra, tra lo Spazio Museale di San Francesco e il MAUTO, racconta gli anni ’20 e ’30 della Provincia Granda e i grandi piloti della Cuneo - Colle della Maddalena.

Dopo 90 anni al via la digitalizzazione dell’immenso patrimonio, tra automobili leggendarie e grandi scenografie, in una banca dati online aperta a pubblico, scuola e ricercatori.

Cuneo, 25 giugno 2020. Quante sono 39.221 lastre fotografiche? Quanto spazio occupano? Come si fa ad estrarle, una ad una, dalle buste di velina gialla, riposte in duemila scatole di cartone? Ma, soprattutto, quanto tempo occorrerà per capire, per davvero, cosa c’è dentro? La Città di Cuneo riscopre dopo novant’anni una miniera di memoria, l’archivio del fotografo Adriano Scoffone e lo celebra con la grande mostra “Quei temerari delle strade bianche Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo - Colle della Maddalena”. La mostra, un’esperienza immersiva tra fotografia, automobili leggendarie, grandi scenografie e un poema musicale composto per l’occasione, è un progetto di Giosuè Boetto Cohen. L’esposizione è realizzata dalla Città di Cuneo e dal MAUTO - Museo nazionale dell’Automobile di Torino con il sostegno della casa orologiera Eberhard & Co, si apre domani allo Spazio Museale di San Francesco (fino al 29 settembre, il giorno di San Michele, Festa Patronale a Cuneo) e arriverà a Torino al MAUTO nel 2021.

“L’amministrazione della Città di Cuneo è orgogliosa di presentare al pubblico la mostra QUEI TEMERARI DELLE STRADE BIANCHE Nuvolari, Varzi, Campari e altri eroi alla Cuneo Colle della Maddalena, che si svolgerà nella sede del nostro monumento nazionale, il Complesso Monumentale di San Francesco, dal 26 giugno al 29 settembre 2020 – afferma Cristina Clerico, Assessore alla Cultura della Città di Cuneo -.  L’evento è realizzato in stretta collaborazione con il Museo dell’Automobile di Torino e valorizza, in grandezza e risoluzione ottimizzate, i preziosi fotogrammi dell’archivio cuneese del fotografo Adriano Scoffone (1891-1980) e relativi alle edizioni 1926, ‘27 e ‘30 della storica sfida automobilistica, in cui furono protagonisti i migliori piloti dell’epoca. L’opera di Scoffone, straordinaria per quantità e stato di conservazione dei materiali fotografici, è uno dei fondi caratterizzanti la città di Cuneo e il Museo civico. Grazie a questa mostra, un patrimonio culturale e storico di eccezionale rilievo viene riportato sotto i riflettori, prima a Cuneo e poi a Torino, in uno dei più importanti Musei motoristici del mondo. Invitiamo pertanto i Cuneesi e tutti gli interessati a visitare un allestimento curato e innovativo, che comprende l’esposizione di autoveicoli d’epoca, filmati, ambientazioni scenografiche e musiche espressamente realizzate per l’occasione”.

La “riscoperta” dell’archivio del fotografo Adriano Scoffone presenta i fotogrammi chiave dell’edizione 1930 della Cuneo-Colle della Maddalena e dei suoi celebri protagonisti (insieme ad alcune immagini del triennio 1925-1927). Ottanta foto che pure non rappresentano che un modesto campione del tesoro nascosto, che copre i temi, le pagine, i ritratti più diversi della Provincia Granda. In realtà il fondo di Adriano Scoffone non è affatto sconosciuto. Almeno non ai cuneesi, che iniziarono a catalogarlo nel 1980 e ristamparono duecento scatti per allestire tre piccole mostre. Negli anni successivi, la raccolta ha alimentato alcune pubblicazioni ed eventi locali ma, di fatto, la mostra “Quei temerari delle strade bianche” è la prima occasione di ampio respiro pubblico e di collaborazione con uno dei più importanti musei motoristici del mondo. Con l’esposizione prende avvio la digitalizzazione del Fondo Adriano Scoffone e la sua custodia in una banca di immagini online, aperta al pubblico, alla scuola e ai ricercatori. Un primo passo di un grande progetto di valorizzazione storica, realizzata con il supporto tecnico del Museo nazionale dell’Automobile.

“La mostra, come suggerisce il titolo, parte da un fatto cruciale, ma non chiaro a molti: le corse automobilistiche di novant’anni fa si svolgevano su strade completamente diverse da quelle di oggi. E l’automobilismo sportivo fu una delle motivazioni che portarono, negli anni ’30, alla costruzione di una rete viabile più moderna. L’audacia - di uomini e mezzi - le medie orarie, i record diventano ancora più incredibili se si immagina correttamente lo scenario in cui furono raggiunti. Quindi ‘le strade bianche’ sono insieme alle vetture, ai campioni e alla folla, le protagoniste dell’esposizione. Un complesso impianto scenografico, e una colonna sonora originale, sono state realizzate proprio per enfatizzarne il ruolo” così Giosuè Boetto Cohen, giornalista e regista, per molti anni de “La Storia siamo noi” alla RAI, introduce la mostra da lui curata.