Fondo Giuseppe Peano
Il Fondo "Giuseppe Peano" è costituito dall'Archivio, digitalizzato e consultabile online, dalla Biblioteca, catalogata in SBN e da una Mostra permanente, visitabile su prenotazione.
Archivio
Dopo la morte di Peano, grazie alla donazione da parte della moglie Carola della sua ricca Biblioteca, gli allievi e collaboratori di Peano: U. Cassina, G. Canesi, N. Mastropaolo e M. Gliozzi si dedicano a stilare il catalogo dei suoi numerosi volumi, manoscritti, corrispondenze e documenti vari. Tramite Ugo Cassina, l’ultimo degli allievi di Peano, all’epoca direttore della Biblioteca di Matematica, la maggior parte dei volumi scientifici è venduta all’Università di Milano, con l’intento di sostenere, con il ricavato, la rivista Schola et Vita. Gaetano Canesi si occupa dell’ordinamento e dell’inventario dei documenti relativi alle lingue ausiliarie internazionali. Tali materiali, appartenenti in gran parte all’Academia pro Interlingua, negli anni quaranta sono conservati da Gaetano Canesi e Mario Gliozzi. Nel 1954 Cassina ottiene dagli eredi di Canesi il permesso di donarli alla Biblioteca Civica di Cuneo. L’allora direttore Piero Camilla, nel marzo del 1955, accetta la donazione e trasporta a Cuneo la biblioteca interlinguistica e l’archivio di corrispondenze di Peano. L’archivio è costituito da oltre quattromila documenti di varia tipologia: lettere, minute, manoscritti, dattiloscritti, appunti, fotografie, biglietti da visita, ritagli di giornali, estratti di pubblicazioni, opuscoli; a questo nucleo va aggiunto il lascito che la moglie di Peano aveva consegnato direttamente al Museo Civico di Cuneo: una cinquantina di documenti e onorificenze sulla carriera del marito, con diplomi e attestati di Accademie nazionali e internazionali, oltre ad alcune lettere e cartoline inviate a lei stessa da Giuseppe durante i suoi viaggi di lavoro. La biblioteca comprende oltre ottocento volumi, libri, periodici prevalentemente relativi alle lingue ausiliarie internazionali. La presenza, all’interno dei volumi e delle riviste, di numerosi appunti, lettere o ritagli di giornale testimonia che si tratta di una biblioteca vissuta e utilizzata da Peano come uno strumento di studio e di lavoro quotidiano.
Clicca sull'immagine per consultare la digitalizzazione delll'Archivio Peano, a cura di Clara Silvia Roero, Natalia Nervo, Tiziana Armano, pubblicato dal Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino (formato .pdf)
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Biblioteca
La sala destinata ad ospitare la biblioteca e l’archivio di Peano è stata pensata innanzitutto per garantire la sicurezza e la conservazione del materiale in essa custodito, all’interno di cartelle appositamente studiate. Al di là di questa esigenza primaria, tra le varie soluzioni possibili, si è scelto un allestimento che suggestioni il visitatore attraverso le parole, ma anche attraverso i tessuti, i mobili, i colori, i libri. Le parole sono quelle della scrittrice Lalla Romano, nipote di Giuseppe Peano, e di altri amici e colleghi, che raccontano la casa di Giuseppe e Carola Peano e la loro squisita ospitalità. Di qui l’idea della libreria a vetri in noce, dell’angolo salotto, del tavolo da osteria, della lavagna e della scrivania. Mentre la libreria è di nuova realizzazione, gli altri mobili sono stati acquistati e restaurati su progetto dell’architetto Simona Villavecchia. La biblioteca è catalogata in SBN (codice biblioteca TO0 HN); utilizzare la maschera per ricercare sul catalogo, attraverso Librinlinea.
Mostra permanente
Il titolo della mostra documentaria permanente, Lo spirito creativo è leggero, è tratto da Un sogno del Nord di Lalla Romano (nipote del matematico) ed è stato scelto perché dice, in poche parole, quello che Peano era, e ci teneva ad essere, come uomo e come scienziato. I pannelli sintetizzano le vicende biografiche del celebre matematico, i suoi più importanti risultati, la sua attualità, i suoi progetti principali e i suoi sogni. I documenti esposti rappresentano un campione della ricchezza della biblioteca e dell’archivio donati alla Biblioteca civica nel 1954 e sono integrati da alcuni giochi matematici da lui descritti nel volume Giochi di aritmetica e problemi interessanti del 1924, e riprodotti in legno dal Giardino di Archimede di Firenze. Il racconto del profilo umano di Peano, delle sue frequentazioni, della sua disponibilità verso colleghi, collaboratori ed allievi è affidato ad un video realizzato da Carlo Cagnasso. La mostra è stata curata dalla Biblioteca civica, da Clara Silvia Roero e Erika Luciano dell’Università di Torino.
Clicca sull'immagine per consultare il catalogo della mostra (1,91 MB, formato .pdf), pubblicato da Nerosubianco Edizioni.
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