“Europe is in a fight”, l’Europa è in lotta. Con questa affermazione diretta e senza giri di parole Ursula von der Leyen ha inaugurato il suo quinto discorso sullo Stato dell’Unione europea davanti al Parlamento di Strasburgo, il primo del suo secondo mandato da presidente della Commissione europea. Non un discorso celebrativo, ma un invito a guardare con lucidità la realtà: un mondo che cambia rapidamente, in cui l’Europa deve assumere un ruolo da protagonista.
Von der Leyen ha parlato di una battaglia per un continente integro e libero, per i valori democratici e per la capacità degli europei di scrivere da soli il proprio destino. Ha ammesso che usare un linguaggio tanto grave non è usuale in un’Unione nata come progetto di pace, ma ha avvertito che “il mondo odierno non fa sconti”. Un messaggio che intreccia due dimensioni inseparabili: la difesa da minacce esterne e la protezione dei cittadini europei, sempre più colpiti da incertezza e caro-vita. “Molti sentono mancare il terreno sotto i piedi”, ha detto, “vedono cambiare rapidamente vita e lavoro e guardano con preoccupazione il turbinio di eventi che scorrono al telegiornale”.
La parte centrale del discorso ha riguardato il tema della sicurezza comune, supportata con l’iniziativa Readiness 2030, con la quale la Commissione intende rafforzare la capacità difensiva europea con investimenti coordinati, cooperazione industriale e una maggiore prontezza sul fronte orientale. È stato ribadito il completo sostegno a Kiev e l’allargamento a Ucraina, Moldavia e Balcani occidentali è stato descritto come il passo naturale di una nuova “riunificazione europea”.
Ma la Presidente non si è limitata ai temi di geopolitica. Uno dei passaggi più sentiti è stato quello sulla casa. “Una casa non è solo quattro mura e un tetto. È sicurezza, calore, appartenenza”, ha detto, mettendo in evidenza come l’abitazione sia diventata oggi per molti europei fonte di ansia. I prezzi, saliti di oltre il 20% dal 2015, e il calo dei permessi di costruzione hanno reso impossibile per intere categorie di lavoratori di vivere nelle città dove prestano servizio.
La presidente ha parlato di una vera e propria “crisi sociale” e ha annunciato il primo Piano europeo per l’abitazione accessibile. Tra le misure: revisione delle regole sugli aiuti di Stato per facilitare la costruzione di case e residenze studentesche, una proposta legislativa per regolare i soggiorni brevi e contenere gli affitti turistici, incentivi a un’edilizia più sostenibile. “La casa riguarda la dignità, la giustizia e il futuro dell’Europa”, ha concluso, trasformando la questione abitativa in una priorità politica.
Sul fronte economico e industriale, von der Leyen ha difeso l’accordo commerciale con gli Stati Uniti come strumento di stabilità in un contesto globale instabile. Ha però promesso anche nuove regole per proteggere i settori strategici europei, come l’acciaio, e un pacchetto di misure per modernizzare il mercato unico, regolare l’intelligenza artificiale e accelerare la transizione energetica. L’obiettivo è rendere l’Europa più competitiva senza sacrificare giustizia sociale e sostenibilità.
Sul piano politico, la presidente ha rilanciato l’idea di superare l’unanimità in politica estera, che considera un freno, e ha annunciato nuove iniziative per proteggere la democrazia europea dalla disinformazione e dalla corruzione.
Il filo conduttore resta quello della lotta. Von der Leyen ha voluto imprimere l’idea che l’Unione si trovi a un passaggio cruciale, in cui non bastano piccoli aggiustamenti ma serve una mobilitazione collettiva. Il suo discorso ha avuto il tono di un appello, rivolto tanto ai governi quanto ai cittadini, a difendere insieme un progetto che rischia di sfilacciarsi se lasciato all’inerzia.
Europe Direct Cuneo ha partecipato alla diretta del Discorso insieme ai Centri Europe Direct Torino e Vercelli, collegandosi dal Salone d'onore del Comune di Cuneo.
Era presente in sala la classe 5^I Scienze umane del Liceo E. De Amicis di Cuneo. Si ringraziano per la partecipazione tutti i presenti e, in particolare, il Preside del Liceo De Amicis Carlo Garavagno.