L'Italia ha notificato alla Commissione europea l'intenzione di avviare un regime per sostenere la produzione di elettricità da fonti energetiche rinnovabili. La misura, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2028, sarà finanziata mediante un prelievo dalle bollette elettriche dei consumatori finali e contribuirà al conseguimento degli obiettivi strategici dell'UE relativi al Green Deal europeo, aiutando nello stesso tempo a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione verde.
Il regime sosterrà la costruzione di nuove centrali utilizzando tecnologie innovative: a livello formale, l’aiuto sarà rappresentato da un contratto bidirezionale per differenza per ogni kWh di energia elettrica prodotta e immessa in rete e sarà erogato per una durata pari alla vita utile delle centrali. Il prezzo di riferimento per l'energia elettrica sarà calcolato come il prezzo zonale orario, vale a dire il prezzo dell'energia elettrica al momento dell'immissione dell'energia nella rete e nell'area di mercato in cui è ubicata la centrale. Quando il prezzo di riferimento è inferiore al prezzo di esercizio, i beneficiari avranno diritto a ricevere pagamenti pari alla differenza tra i due prezzi. Quando il prezzo di riferimento è superiore al prezzo di esercizio, i beneficiari dovranno invece versare la differenza alle autorità italiane. Questo contribuirà a mantenere la stabilità dei prezzi a lungo termine per i produttori di energia rinnovabile garantendo un livello minimo di rendimento.
La Commissione ha valutato il regime sulla base delle norme dell'UE per gli aiuti di Stato, tra cui il trattato sul funzionamento dell'Unione europea e la disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell'ambiente e dell'energia 2022, rilevando che questa misura:
- facilita lo sviluppo di un'attività economica e al tempo stesso sostiene gli obiettivi strategici dell'UE;
- è necessaria e adeguata affinché l'Italia consegua gli obiettivi climatici europei nonché nazionali; è inoltre proporzionata in quanto l'aiuto si limita al minimo necessario per stimolare gli investimenti.
- ha un effetto di incentivazione, in quanto senza il sostegno pubblico i beneficiari non realizzerebbero nella stessa misura gli investimenti nelle centrali di produzione di energia rinnovabile;
- produce effetti positivi superiori a qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza e degli scambi nell'UE.
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