Il 14 giugno, nell’ambito dell’ultima plenaria, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non legislativa la quale afferma la necessità per l'Unione di diventare meno dipendente dai Paesi terzi e diversificare l'approvvigionamento delle importazioni di prodotti critici come fertilizzanti, mangimi e materie prime. Alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina e dei cambiamenti climatici, la richiesta avanzata è quella di un piano di sicurezza alimentare a livello comunitario basato sulla previsione di scorte alimentari e sul sostegno finanziario ai produttori europei.
In particolare, il Parlamento insiste affinché la Commissione, nell’ambito del Green Deal e della transizione dell’Unione verso un’economia e un’agricoltura più sostenibili, non perda di vista la protezione dell’imprenditorialità e della produzione agricola. Per sostenere il settore agricolo, infatti, sono necessari finanziamenti per promuovere l'accesso degli agricoltori alle tecnologie digitali e alla gestione di precisione delle colture, con la finalità di aumentare la resa e ridurre l'uso di pesticidi e il consumo di acqua.
La relatrice Marlene Mortler (PPE, DE) ha dichiarato: «L'autosufficienza alimentare non può essere data per scontata. L'Europa deve diventare più indipendente. Possiamo garantire la nostra sicurezza alimentare solo se gli agricoltori europei hanno una posizione forte nella catena alimentare e possono investire nel futuro. Vogliono innovazione e hanno bisogno di motivazione! I nostri agricoltori meritano condizioni politiche e pratiche affidabili. Proponiamo quindi di rafforzare il ruolo dei produttori primari nella catena alimentare, di sostenere i giovani e le donne agricoltori e di incentivare gli investimenti e l'innovazione. Questo è l'unico modo per creare una prospettiva positiva per gli agricoltori europei, le loro future generazioni e la nostra sicurezza alimentare».
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