Oggi, martedì 20 giugno, si celebra la giornata mondiale del rifugiato.
A sedici mesi dallo scoppio della Guerra in Ucraina, nel 2022 l’UE si è trovata di fronte ad un nuovo flusso massiccio di rifugiati, cui ha risposto con l’attivazione della protezione temporanea. La protezione temporanea è un meccanismo di emergenza attivato in circostanze eccezionali di afflusso massiccio per fornire protezione collettiva agli sfollati. Essa è stata attivata per la prima volta in relazione alla guerra in Ucraina e al flusso di rifugiati che se ne è prodotto, ma esiste, in realtà, dal 2001 (direttiva 2001/55/CE) e nasce con l’obiettivo di ridurre la pressione sui sistemi nazionali di asilo.
Come gli Ucraini, tutti gli abitanti del pianeta hanno il diritto di cercare sicurezza altrove nel caso in cui il paese di appartenenza non la garantisca, indipendentemente da chi siano e da dove provengano. La Giornata mondiale del rifugiato è una giornata internazionale designata dalle Nazioni Unite per onorare i rifugiati di tutto il mondo (108,4 milioni secondo i dati UNHCR per il 2022, 20 persone ogni minuto), celebrando la forza e il coraggio di chi è costretto a fuggire dal proprio Paese per «un fondato timore di essere perseguitato a causa della sua razza, religione, nazionalità, appartenenza a un particolare gruppo sociale o opinione politica» (Convenzione di Ginevra, 1951). Questa ricorrenza rappresenta un'occasione per sviluppare un sentimento di empatia e comprensione verso la condizione di rifugiato, riconoscendone il coraggio e le difficoltà.
Scopri di più qui