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28.06.2021 - Europe Direct

Politica di coesione 2021-27: ecco i nuovi regolamenti

Il 30 giugno 2021 saranno pubblicati i regolamenti sulla politica di coesione 2021-2027 nella Gazzetta ufficiale dell'Unione, ed entreranno in vigore il 1º luglio 2021.

Il pacchetto comprende i seguenti regolamenti:

  • regolamento sulle disposizioni comuni in materia di fondi a gestione concorrente;
  • regolamento sul Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione (FESR/FC);
  • regolamento sul Fondo sociale europeo Plus (FSE+);
  • regolamento Interreg recante disposizioni specifiche per l'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dagli strumenti di finanziamento esterno.

L'approvazione del regolamento sulle disposizioni comuni stabilisce inoltre elementi fondamentali per il funzionamento del nuovo regolamento sul Fondo per una transizione giusta, che completa l'insieme dei fondi della politica di coesione disponibili per il periodo 2021-2027.

Il nuovo regolamento sulle disposizioni comuni fornisce un quadro giuridico comune per otto fondi a gestione concorrente: il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura e il Fondo per una transizione giusta, nonché regole finanziarie applicabili al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, allo Strumento per la gestione delle frontiere e i visti e al Fondo per la Sicurezza interna.

Il regolamento sul Fondo europeo di sviluppo regionale e sul Fondo di coesione stabilisce disposizioni specifiche per il Fondo europeo di sviluppo regionale (226 miliardi di €) e per il Fondo di coesione (48 miliardi di €). Il FESR contribuirà a rafforzare la coesione economica e sociale nell'Unione europea correggendo gli squilibri tra le sue regioni, realizzando nel contempo le priorità politiche dell'Unione attraverso una concentrazione tematica delle risorse. Il Fondo di coesione sosterrà progetti in materia di ambiente e di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture dei trasporti.

Il Fondo sociale europeo Plus rimarrà il principale fondo dell'UE per investire nelle persone e costruire un'Europa più sociale e inclusiva, con una dotazione di 99,3 miliardi di € (a prezzi correnti) per il periodo 2021-2027. Gli Stati membri possono utilizzare i fondi per affrontare la crisi causata dalla pandemia di coronavirus, migliorare l'accesso all'occupazione e creare nuovi e migliori posti di lavoro con condizioni di lavoro eque. Le risorse del FSE+ possono anche essere investite nell'istruzione e nella formazione al fine di aiutare le persone a sviluppare le giuste competenze, anche per le transizioni verde e digitale. Il FSE+ sosterrà inoltre gli Stati membri nei loro progressi verso il conseguimento dei principali obiettivi sociali dell'UE per il 2030, stabiliti nel piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali.

Il Fondo per una transizione giusta è un nuovo fondo della politica di coesione con una dotazione complessiva di 19,2 miliardi di € (a prezzi correnti). Il Fondo è un elemento chiave del Green Deal europeo e costituisce il primo pilastro del meccanismo per una transizione giusta. Il suo obiettivo è attenuare i costi socioeconomici derivanti dalla transizione verso un'economia climaticamente neutra attraverso un'ampia gamma di attività volte principalmente alla diversificazione dell'attività economica e a sostenere l'adattamento delle persone a un mercato del lavoro in evoluzione. Lo strumento di prestito per il settore pubblico è il terzo pilastro del meccanismo per una transizione giusta e fa leva sul bilancio dell'UE per fornire accesso a ulteriori finanziamenti. Lo strumento si rivolge specificamente agli enti pubblici, creando condizioni di prestito preferenziali per i progetti che non generano entrate sufficienti, affinché siano finanziariamente sostenibili.

Infine, con una dotazione di 8,1 miliardi di €, la sesta generazione di Interreg continua a plasmare la cooperazione territoriale in Europa nell'ambito di tutte le sue diverse componenti (transfrontaliera, transnazionale e interregionale). Il regolamento Interreg contempla la cooperazione ai confini esterni dell'Unione, che beneficia del sostegno di strumenti esterni (quali lo strumento di assistenza preadesione, IPA e lo strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale, NDICI) e istituisce una nuova componente dedicata al rafforzamento della cooperazione regionale delle regioni ultraperiferiche.

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