Salvare vite umane e proteggere posti di lavoro: sono questi gli obiettivi dei nuovi interventi progettati dalla Commissione europea in vista dell’incremento in maniera smisurata dei contagi in tutti gli Stati Membri.
Nella riunione virtuale di giovedì 29 ottobre 2020, che fa seguito al Consiglio europeo dello scorso 15 ottobre, verranno discusse le nuove azioni da prendere che mireranno non solo ad una più serrata limitazione della diffusione del Coronavirus, ma soprattutto a migliorare il tracciamento del virus, ad intensificare i test rapidi e a velocizzare le campagne di vaccinazione.
Punto chiave dell’incontro sarà l’ulteriore invito agli Stati Membri a collaborare in maniera compatta, fornendo informazioni corrette e precise sui dati epidemiologici che dovranno necessariamente essere caricati sul sito ECDC. La Commissione, inoltre, chiama anche ad una chiara e diretta comunicazione degli stessi Stati coi propri cittadini, in modo da bloccare sul nascere la propagazione di fake news che alimentano un sentimento ribellione alle restrizioni sanitarie da adottare.
Gli ambiti in cui la Commissione europea interverrà saranno molteplici, dalla comunicazione, come prima accennato, all’accelerazione dello sviluppo di vaccini efficaci, garantendo una copertura totale per l’intera popolazione europea non appena il vaccino sarà pronto. Nel frattempo, però, l’UE si è detta pronta a sbloccare 100 milioni di euro per fornire ai Paesi Membri test antigenici rapidi. Inoltre, la Commissione consiglia un uso più frequente delle app per garantire un migliore tracciamento dei contagi; in Italia, ad esempio, è stata sviluppata “Immuni”, l’app che avvisa gli utenti, tramite segnalazione Bluetooth, se sono entrati in contatto con una persona risultata positiva, garantendo l’anonimato.
Non mancheranno misure per assicurare la circolazione dei cittadini in piena sicurezza. La Commissione auspica che non sarà necessario prendere in considerazione limitazioni ai viaggi, premendo, invece per un’intensificazione degli strumenti di controllo come test rapidi che le stesse compagnie aeree potranno effettuare. Il principio chiave nella regolamentazione dei viaggi in questo periodo è di agire tutti verso la stessa direzione; l’UE, infatti, chiede agli Stati Membri di avere lo stesso approccio qualora si decidesse di adottare limitazioni nella circolazione dei cittadini. Per garantire una politica comune sulla mobilità, la Commissione chiede l’utilizzo di Re-open EU, sportello in cui inserire le decisioni in merito alle misure sanitarie per chi entra nello Stato di destinazione e alle eventuali restrizioni tra i Paesi Membri.
Per sapere quanto verrà deciso oggi non resta che aspettare gli esiti dell’incontro oppure andare al sito ufficiale dell’Unione Europea per ulteriori dettagli: