I tirocini sono un modo importante per acquisire esperienza pratica, sviluppare nuove competenze e trovare lavoro. Anche per i datori di lavoro i tirocini sono una grande opportunità, in quanto attraggono, formano e possono portare ad una nuova assunzione. Una recente indagine di Eurobarometro ha mostrato che il 78% dei giovani europei ha svolto almeno un tirocinio, e il 68% ha poi trovato lavoro. Più della metà di questi tirocini è stata retribuita e il 61% degli intervistati ha avuto accesso totale o parziale alla protezione sociale.
Per allineare la situazione in tutti gli Stati membri, la Commissione europea ha presentato una proposta per migliorare le condizioni di lavoro dei tirocinanti, assicurando a tutti la possibilità di poter intraprendere un percorso di tirocinio indipendentemente dalla propria condizione socio-economica.
Tale proposta ruota attorno 10 punti principali:
- approfondire i percorsi di formazione svolti durante il periodo di tirocinio
- assicurare una retribuzione giusta
- assistere i tirocinanti nel reclamare i propri diritti lavorativi
- permettere l’accesso ad una protezione sociale adeguata
- combattere il proliferare di posti di lavoro regolari mascherati da tirocini
- creare canali di denuncia per condizioni di lavoro insufficienti
- promuovere un accesso egualitario alle opportunità di tirocinio
- permettere il lavoro ibrido e da remoto
- offrire percorsi di orientamento professionale
- coprire con queste riforme tutte le tipologie di tirocinio
L’attuale quadro di riferimento dell’UE per i tirocini stabilisce 21 principi per assicurare condizioni di formazione e lavoro di alta qualità. Questi includono avvisi chiari in caso di posti vacanti, accordi di tirocinio scritti, obiettivi di apprendimento chiaramente definiti e informazioni trasparenti sulla retribuzione e sulla protezione sociale. Una volta adottate, le nuove norme rafforzeranno questo quadro esistente, come richiesto dalla Conferenza sul futuro dell'Europa e dal Parlamento europeo.
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