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Foto di Christophe Licoppe da EC- Servizio Audiovisivo

04.12.2023 - Europe Direct

La Commissione europea propone una nuova legislazione in materia di lotta al traffico di migranti

Nel corso della storia le persone si sono sempre spostate, ma mai prima d’ora il fenomeno del traffico criminale di migranti è stato così redditizio e così mortale.

Ogni anno migliaia di persone muoiono a causa del traffico di esseri umani. Per combattere questa attività criminale la Commissione europea ha lanciato l’”alleanza globale per il contrasto del traffico di migranti”. Questo organismo, nato in occasione della conferenza internazionale del 28/11/2023, voluta dalla Commissione stessa, si concentrerà sulla prevenzione, sulla risposta e sulle alternative all’immigrazione irregolare, affrontando le cause alla radice della migrazione irregolare e facilitando i percorsi legali di entrata nell’UE per i cittadini extraeuropei.

La Commissione ha anche proposto di aggiornare le regole UE per prevenire e combattere il traffico di migranti attraverso una proposta di direttiva che mira a:

  • indagare, perseguire e sanzionare in maniera efficace le reti criminali organizzate responsabili del traffico di migranti;
  • armonizzare le sanzioni che tengono conto della gravità del reato;
  • migliorare la portata giurisdizionale;
  • rafforzare le risorse degli Stati membri;
  • migliorare la raccolta e la reportistica dei dati.

La Commissione, inoltre, ha anche presentato una proposta di regolamento allo scopo di rafforzare il ruolo di Europol, l’agenzia di polizia e di contrasto alla criminalità dell’UE, nella lotta contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani istituendo il Centro europeo contro il traffico di persone migranti.

Alimentato da crisi presenti in tutto il mondo come povertà, instabilità politica e sociale e vie di migrazione legale limitate, il traffico criminale di esseri umani nell’UE sta raggiungendo nuovi livelli di gravità. Le organizzazioni criminali che usano le rotte terrestri, marittime e aeree, spremono centinaia di persone su piccole imbarcazioni, quando viaggiano via mare. Di conseguenza si è arrivati all’impressionante numero di 28.000 persone affogate o disperse nel mar mediterraneo dal 2014.

 

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