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16.01.2017 - Cultura, Teatro Toselli

Le serve | stagione teatrale

La stagione 2016-17 del Teatro Toselli prosegue martedì 24 gennaio con il capolavoro di Jean Genet Le serve. “Uno straordinario esempio di continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà”. Con queste parole Jean-Paul Sartre descriveva Le serve (Les bonnes) di Jean Genet, una delle sue opere più famose. Genet con il suo teatro ha indubbiamente rivoluzionato la forma stessa della tragedia moderna.

Scritto nel 1947 e ispirato a un evento di cronaca che impressionò enormemente l’opinione pubblica francese, Le serve è considerato uno dei suoi capolavori, una perfetta macchina teatrale in cui il gioco del teatro nel teatro è svelato per mettere a nudo, in modo straordinario, la menzogna della scena, con una struttura che scava nel profondo. Claire e Solange, due serve smunte e androgine, vivono un rapporto di amore - odio con la loro padrona – la sontuosa Madame - che incarna tutti gli ideali perduti: eleganza, bellezza, successo.

Loro, brutte e sempre più arcigne, ogni sera, quando la padrona non c’è, si ritrovano ad allestire un ossessivo teatrino, una doppia vita in cui, come bimbe perverse, giocano “a fare Madame”. A turno, vestono i suoi abiti, la imitano e, alla fine del rito, la uccidono. Ma ben presto finzione e realtà, nelle loro menti schizofreniche, si sovrappongono. Terrorizzate dall’idea che l’amante di Madame, da loro denunciato con delle lettere anonime, sarà presto rilasciato e che la verità sarà scoperta, tentano, come estrema soluzione, di avvelenare la padrona con una tazza di tisana che Madame, nella sua svagata disattenzione, non berrà. Sarà invece Claire, sempre più sprofondata nella doppiezza della sua vita, a ingerire la bevanda avvelenata offertale dalla sorella carnefice.

Claire e Solange, vittime di una ingordigia metafisica nei confronti di Madame, simbolo di un potere assoluto da abbattere, disgustoso e affascinante al contempo, incarnano alla perfezione un dualismo perpetuo, affondate o forse prigioniere nei ruoli violenti e speculari della “vittima” e del “carnefice”, della “criminale” e della “santa”. Facce di una stessa medaglia che coesistono in ciascuno di noi e che, spesso, si sovrappongono fino a confondersi.

di Jean Genet
con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Vanessa Gravina
regia Giovanni Anfuso
TEATRO E SOCIETA in coproduzione con il TEATRO STABILE BIONDO DI PALERMO

Biglietti da € 8 a € 28

I biglietti per la stagione teatrale sono acquistabili on line, cliccando qui.
Sono inoltre in vendita presso l’Assessorato per la cultura-Ufficio spettacoli in via Amedeo Rossi 4, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, e, il giorno dello spettacolo a partire dalle 17, al botteghino del teatro (via teatro Toselli 9).

Assessorato cultura – Ufficio Spettacoli
t. 0171.444812-818-810 e. spettacoli@comune.cuneo.it

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