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14.03.2013 - Parco Fluviale

Sabato 23 e domenica 24 l’inaugurazione della Casa del Fiume del Parco fluviale

Si avvicina il momento di scoprire la sorpresa che il Parco fluviale Gesso e Stura ha preparato in questi mesi e per cui aveva disseminato di indizi la città, che solo i più attenti avevano colto…

Sabato 23 marzo, a partire dalle 15, e domenica 24, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, ci sarà una due giorni tutta dedicata alla nuova Casa del Fiume del Parco fluviale, un centro di educazione ambientale transfrontaliero tutto dedicato alla didattica, per scoprire quanto può essere facile imparare con la natura.

La Casa del Fiume, a Cuneo in via Porta Mondovì 11a, in zona piscina-impianti sportivi, è stata realizzata dal Comune di Cuneo e Parco fluviale Gesso e Stura nell’ambito del Piano Integrato Trasfrontaliero (P.I.T.) “Spazio Transfrontaliero Marittime-Mercantour: la diversità naturale e culturale al centro dello sviluppo sostenibile ed integrato”. Un progetto europeo che il Parco fluviale sviluppa insieme al Parc National du Mercantour, al Parco Naturale delle Alpi Marittime e altri partner italiani e francesi. Il Parco fluviale è stato individuato come capofila del progetto Educazione “Creare oggi i cittadini dell’Europa di domani:” e proprio in questo ambito è stata realizzata la Casa del Fiume, per una spesa complessiva di 850 mila euro, di cui 500 mila finanziati dalla Comunità Europea, 200 mila dalla Regione Piemonte e 150 mila dal Comune.

La Casa del Fiume sarà dunque aperta al pubblico nei giorni di sabato 23 e domenica 24 marzo, negli orari sopra indicati, quando sarà possibile visitarlo liberamente. Inoltre sono previsti dei laboratori per bambini nell’apiario didattico, gratuiti ma previa iscrizione obbligatoria telefonando al numero del Parco (0171.444501) o scrivendo all’indirizzo mail parcofluviale@comune.cuneo.it.

Inoltre, ci sarà una sorpresa per tutti coloro che dimostreranno di avere buona memoria ed avranno conservato l’indizio distribuito in occasione della scorsa festa del Parco, il 21 giugno 2012, e lo porteranno alla Casa del Fiume in occasione della due giorni di apertura inaugurale.

Con la Casa del Fiume il Parco e la città si dotano di una preziosa struttura permanente che diventerà il centro di molte delle attività didattiche e ricreative del Parco. Il Centro è stato ideato e progettato per essere completamente integrato nel paesaggio, in modo che edificio e ambiente esterno si propongano come un’unica esperienza didattica.
L’interno, che ha una superficie di oltre 400 m2, è composto di aule per la didattica, laboratori, uffici e depositi ed è collegato con la parte esterna da un porticato. Il giardino esterno, di oltre 5000 m2 di estensione, è diviso in tre parti uniformate da un unico disegno del paesaggio, pensate in modo da offrire esperienze ludico–didattiche e funzioni articolate, sia a gruppi accompagnati sia al visitatore occasionale che al cittadino. Proprio a questo scopo la parte di giardino allestita a terreno pianeggiante si articola in due paesaggi: uno con caratteri maggiormente naturali e l’altro con un disegno organizzato secondo un filo conduttore per il racconto degli ambienti del Parco e del territorio. Anche la copertura dell’edificio è praticabile e questa caratteristica ne permette il completo inserimento paesaggistico. Si tratta di un vero e proprio tetto verde, ad elevata inerzia termica ed isolamento termo-acustico che, oltre ad ampliare le possibilità di fruizione degli spazi verdi, consente di trattenere dal 50% al 70% dell’acqua piovana, riequilibrando i livelli di umidità dell’aria e prevenendo il surriscaldamento estivo della copertura.

La chicca della Casa del Fiume è l’apiario didattico: un’area di oltre 2000 m2, ricavata dove era già presente una forte copertura vegetazionale, che è stata sistemata con una serie di tagli selettivi, in cui è stato realizzato un piccolo edificio destinato ad ospitare scolaresche per l’ osservazione delle api nelle arnie posizionate su un lato. All’interno dell’osservatorio è stato allestito un percorso ludico-didattico ed un piccolo ambiente dal quale effettuare l’osservazione.

Tutto il complesso è stato progettato e realizzato in modo da raggiungere livelli elevati di sostenibilità energetica e risparmio delle risorse. L’autonomia energetica dell’edificio, tra l’altro resa esplicita in modo tale da poterla sfruttare anche a fini didattici, ha indirizzato diverse scelte impiantistiche e strutturali, quali la scelta di produrre calore attraverso un impianto geotermico sfruttando con una pompa di calore la differenza di temperatura del suolo e degli ambienti, la realizzazione di un impianto fotovoltaico capace di coprire l’intero fabbisogno energetico dell’edificio, sia per la produzione di calore sia per la forza motrice ed illuminazione, e la messa a punto di un sistema di uso e riciclo dell’ acqua. L’edificio è altamente performante dal punto di vista delle dispersioni termiche e costruito con materiali con un forte carattere di naturalità e salubrità sia dei loro componenti che degli ambienti che realizzano. Ogni elemento e scelta progettuale risponde alla volontà di realizzare un intervento che rappresenti il Parco e le sue finalità, oltre ad una funzione specifica: la didattica dell’ambiente, strettamente connessa al concetto di scoperta. Volontà che è stata compresa e premiata, con l’assegnazione del Premio Ancitel Energia e Ambiente - “Sostenibilità Ambientale e Sociale per il Comune - Efficienza energetica e innovazione nell’edilizia - III edizione”, promosso da Ancitel Energia e Ambiente e Gruppo Saint-Gobain, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di Anci e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Il Centro ha partecipato nella categoria “Migliore realizzazione per l’efficienza energetica nell’edilizia comunale non abitativa” ed è stato selezionato fra oltre 30 partecipanti. Un premio che riconosce la grande attenzione che si è voluta dare alla sostenibilità energetica e ambientale del centro, caratteristica su cui si è puntato fin dall’inizio.