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Piatti e bicchieri di plastica

26.04.2012 - Ambiente

Dal 1° maggio piatti e bicchieri di plastica nella raccolta differenziata della plastica

Sulla base di accordi nazionali, il Comitato di Coordinamento ANCI-CONAI ha deciso che a partire dal 1° maggio 2012 i piatti e i bicchieri di plastica usa e getta, che fino ad ora andavano gettati nell'indifferenziato, entrano a far parte dei prodotti che è possibile inserire nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. La novità interessa esclusivamente i piatti e i bicchieri, considerati imballaggi anche dalla Direttiva 2004/12/CE del Parlamento Europeo, e non le posate e i paletti-cucchiaini dei distributori automatici, che bisognerà invece continuare a gettare nell’indifferenziato.

I "nuovi arrivati" nel cassonetto della plastica dovranno però essere accuratamente ripuliti, per non danneggiare la qualità della raccolta, e, come per tutti gli imballaggi, dovranno essere svuotati in modo da non lasciare avanzi di cibo. Se non verranno adottati questi accorgimenti, il materiale raccolto sarà automaticamente scartato finendo nella frazione estranea e, di conseguenza, non potrà essere valorizzato e andrà in discarica.

La raccolta e il riciclaggio degli imballaggi in plastica sono vantaggiosi sia dal punto di vista ecologico sia economico.

Sul piano ecologico perché si evita la dispersione degli imballaggi nell’ambiente, si riduce la massa dei rifiuti urbani da smaltire e, grazie al riciclaggio, si limita l’uso di acqua e materie prime (1,9 kg di greggio o gas naturale per 1 kg di PET). Sul piano economico, perché il Consorzio Ecologico Cuneeese e quindi i Comuni riscuotono, sulle tonnellate conferite al Corepla, un corrispettivo per la raccolta, il trasporto, la separazione, nonché le sue attività di informazione e comunicazione.

Si sottolinea come la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica riguardi esclusivamente oggetti che hanno svolto funzione di contenitore. Vanno pertanto conferiti tutti gli imballaggi contraddistinti con le sigle PE , PP , PP , PVC, PET , PS, bottiglie in plastica (per acqua minerale, bibite, oli alimentari, succhi di frutta e latte), flaconi (per detersivi, per prodotti per l’igiene personale o della casa, per salviette umide, per cosmetici), pellicole per alimenti, imballaggi flessibili sigillati automaticamente (patatine, biscotti e merendine), buste e sacchetti in plastica, cassette in plastica per frutta e verdura, vasetti per yogurt, vaschette porta uova, vaschette per salumi, scatole e buste per il confezionamento degli abiti, reggette per legatura pacchi.

Non va invece conferito tutto ciò che non è un imballaggio in plastica ovvero, a titolo esemplificativo, arredi, giocattoli, elettrodomestici, CD/DVD/VHS e relative custodie, barattoli per colle, solventi o vernici, tubi in PVC e manufatti in plastica rigida (soprammobili, portamatite, paraurti), scarti di edilizia (sfridi di tubi e di passerelle passacavo), rifiuti industriali (parti di impianti e macchine), materiali per il giardinaggio (innaffiatoi, ecc.), tetrapak, carta/cartone.

Si ricorda che, quando è possibile, occorre schiacciare bottiglie e contenitori per ridurre il volume di rifiuti e per ottimizzare il conferimento e la raccolta.
Infine, in un’ottica di riduzione della produzione dei rifiuti, occorre che ognuno faccia la propria parte, cercando di evitare di acquistare i prodotti con imballaggi superflui e prendendo in considerazione anche i prodotti sfusi.