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24.02.2012 - Parco Fluviale

Inaugurata la mostra “Abitare il Parco”. Rimarrà aperta fino al 31 marzo in Comune a Cuneo

È stata inaugurata ieri, giovedì 23 febbraio, nel Salone d’Onore del Comune di Cuneo, la mostra degli elaborati realizzati durante il Workshop di progettazione “Abitare il Parco”, organizzato nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Architettura per l’Ambiente Costruito del Politecnico di Torino, in collaborazione con il Parco fluviale Gesso e Stura e l’Assessorato all’Ambiente e Mobilità del Comune di Cuneo.
La mostra resterà aperta e sarà visitabile, con ingresso gratuito, fino al 31 marzo 2012 nell’atrio del Salone d’Onore, in orario di apertura degli uffici.
La mostra espone i lavori realizzati da un gruppo di studenti della Facoltà di Architettura della sede di Mondovì del Politecnico, che, con la supervisione del professori Paolo Mellano e Lorenzo Mamino, hanno sviluppato un progetto integrato e articolato su Madonna della Riva, incentrando su questa parte del Parco fluviale una ricerca volta a migliorarne l’accessibilità, i percorsi e i servizi in generale.
“Porto il ringraziamento dell’Amministrazione a questi ragazzi ed alla Facoltà, per il prezioso lavoro che hanno svolto – ha detto l’Assessore all’Ambiente e Mobilità del Comune di Cuneo, Guido Lerda -. L’area di Madonna della Riva è una zona che riteniamo vada riqualificata e valorizzata, perché è molto importante per la nostra città anche dal punto di vista storico e culturale, oltre che naturalmente ambientale. Più di una volta l’argomento è stato affrontato in Consiglio Comunale e certamente sta a cuore all’Amministrazione, speriamo di poter presto intervenire in questo senso”. Proprio sul valore storico dell’area, cha ha dato il la ai lavori dei suoi ragazzi, ha voluto soffermarsi il Professor Paolo Mellano: “Dietro queste proposte di progetti, o forse dovremmo chiamarli spunti di lavoro, ci sta un lavoro di comprensione e studio della storia e del valore artistico-culturale dell’area di Madonna della Riva. Di qui i ragazzi sono partiti per sviluppare un progetto di riqualificazione dell’area, volto anche a far sentire maggiormente alla città la presenza del Parco fluviale, con installazioni e di land art e altri espedienti volti a rendere più visibile l’area anche dall’altipiano”.
“Un lavoro importante per i nostri studenti – gli ha fatto eco il Professor Lorenzo Mamino -, perché hanno la possibilità di lavorare sul territorio e fare esperienza pratica su qualcosa che conoscono da vicino. Speriamo di poter continuare questa collaborazione con il territorio, davvero un valore aggiunto per chi si sta per affacciare a questa professione”.

Poi, è stato il momento dei ragazzi: Elisa Bongiovanni, Mattia Garro, Erika Manera, Chaira Bernardi, Chiara Galizio, Camilla Riba, Cristina Viglietti, Marco Castegnaro, Roberto Devalle, Enrico Nicolino, Gabriele Allasia, Gian Luca Bernocco, Michele Cocca, Francesco Quaranta, che hanno illustrato le tavole con i loro progetti.
Due gruppi di studenti hanno incentrato la loro attenzione sui percorsi: la loro trama è diventata il palinsesto su cui impostare i progetti per riqualificare l’intorno del Santuario, con proposte che vanno dal ridisegno dei percorsi, con nuovi materiali e tecnologie, alla definizione di nuovi elementi scultorei – sia per i Misteri del rosario, che per le stazioni della Via Crucis – all’individuazione di nuovi componenti di arredo urbano (sedute, portali espositivi, dissuasori, ecc.), al rifacimento delle facciate del corpo edilizio adiacente al Santuario.
Il terzo gruppo di studenti si è invece occupato dell’area attrezzata situata sul lato opposto al giardino del Rosario. Attraverso il ridisegno degli spazi verdi e delle attrezzature per il pic-nic, della trama dei percorsi e di una passerella pedonale, quest’area diventa, nei lavori degli studenti, un nuovo ingresso agli spazi del fiume e costituisce un importante punto di collegamento fra le due sponde dello Stura, oggi separate. Infine gli studenti si sono occupati dell’accesso al Parco situato sul lato posteriore del Santuario, in corrispondenza del sottopasso della massicciata ferroviaria: qui è stato studiato un nuovo allestimento del tunnel, in modo da renderlo un punto informativo e da enfatizzare la “porta” dell’area fluviale. Inoltre è stata ipotizzata una installazione, a metà fra la land art e l’architettura del paesaggio, proprio in corrispondenza della confluenza fra i due corsi d’acqua del Gesso e dello Stura, per enfatizzare un luogo significativo dal punto di vista simbolico, in quanto rappresenta il vertice del cuneo che dà il nome alla città.
Le tavole dei lavori e il loro dettaglio saranno esposte nel corso della mostra, che rimarrà aperta fino al 31 marzo nel Palazzo del Comune di Cuneo (atrio del Salone d’Onore), in orario di apertura degli uffici.